Con 5 centimetri d’aria prende vita un pezzo della nostra storia: Storia di Cristina Mazzotti e dei figli rapiti, come indica il sottotitolo. Forse i libri di scuola non lo raccontano, ma basta un nome per risvegliare in molti sufficienti ricordi. E si scopre che sono solo parziali.
Sul palco al centro, circondata dal pubblico della Cavallerizza MTM, è Lucia Marinsalta. Elenca nomi, rievoca delle storie e sono storie di rapiti scopo estorsione. 672. Un numero impressionante. Di qualcuno si conosce il figlio o un familiare, qualcuno ha un nome famoso, molti sono bambini, qualcuno è rapito causa omonimia o per sopravvalutazione della ricchezza familiare. E poi c’è Cristina Mazzotti, prima donna rapita e mai più tornata.
In scena Lucia Marinsalta è Cristina Mazzotti, il rapimento più tragico: una ragazza 18enne, all’inizio delle vacanze estive, morta in mano ai rapitori. Con il suo racconto è come se vivessimo sulla nostra pelle tutto quello che ha sofferto Cristina, fino all’intontimento causa Valium e ansiolitici e alla fatale mancanza di fiato. Sono quei 5 centimetri del titolo, i 5 cm della sezione del tubo di plastica, che usciva dalla buca con pareti di cemento dove era stata sequestrata, unica possibilità lasciatale per respirare. 5 centimetri fatali.
Così quello a cui si sta assistendo è molto più che uno spettacolo: è un modo per rivivere un pezzo di storia, che tocca da vicino, e poco importa pensare che «a te non sarebbe successo» – anche Cristina lo pensava – perché né ricca né famosa e nemmeno nata in quell’epoca. E’ un racconto che, grazie alla forte interpretazione di Lucia Marinsalta con la coinvolgente regia di Marco Rampoldi, non consente sguardi indifferenti.
Ed è una storia da non dimenticare. Perché è vero che risveglia ricordi di epoche molto lontane, anni ‘70 di battaglie e sparatorie. Ma quello che vi ruotava intorno, quella che possiamo eufemisticamente definire la criminalità organizzata è ancora in azione. Ha solo cambiato obiettivi, o meglio, ha cambiato metodi per arricchirsi a spese dei più. Lucia Marinsalta muovendosi su quella lavagna piena di nomi e date, con parole che le diventano sempre più difficili da pronunciare, come possiamo pensare sia stato per Cristina – la mancanza di certezze rende tutto ancora più drammatico e angosciante – spinge a porsi più interrogativi.
(Nella foto di Laila Pozzo, Lucia Marinsalta, protagonista di 5 centimetri d’aria)
5 centimetri d’aria
Storia di Cristina Mazzotti e dei figli rapiti
progetto di Nando Dalla Chiesa
testo di Paola Ornati
con Lucia Marinsalta
regia di Marco Rampoldi
Rara produzione in collaborazione con Manifatture Teatrali Milanesi
A Milano, MTM La Cavallerizza, dal 28 gennaio al 2 febbraio 2025