A Lucca Photolux Festival, la fotografia racconta l’Italia

Da Massimo Vitali a Vittorio Sella, dai paesaggi umani sulle spiagge italiane ai paesaggi di montagna di fine ‘800. Sono due delle occasioni di scoperte fotografiche offerte a Lucca da Photolux Festival. La sesta edizione della rassegna biennale dedicata alla fotografia è in programma dal 23 novembre al 15 dicembre 2024 con il tema “Il Bel Paese?“, che invita a riflettere sull’identità italiana, analizzandone evoluzione, cambiamenti e contraddizioni attraverso la fotografia contemporanea.

Il programma prevede diciannove mostre, per la maggior parte inedite e create appositamente per l’occasione, e un fitto calendario di workshop, talk, conferenze e presentazioni di libri.

Il direttore artistico Enrico Stefanelli, si legge nella presentazione «ha scelto di porre una riflessione sul nostro Paese attraverso domande cruciali: cosa significa essere italiani oggi? Quali sono le radici identitarie e quale futuro vogliamo costruire? Il programma espositivo del Festival riflette questa dualità: da un lato le bellezze del nostro Paese, dall’altro le sue fragilità e contraddizioni. La narrazione si costruisce attraverso il dialogo tra le opere di importanti nomi della fotografia italiana e internazionale e quelle di autori e autrici emergenti».

Un uguale coinvolgimento riguarda la città di Lucca, con vari spazi del centro storico che ospitano mostre ed eventi. Le tre sedi espositive sono Palazzo Ducale, Palazzo Guinigi e la Chiesa dei Servi.

La retrospettiva di Massimo Vitali dal titolo “Sotto questo sole” a Palazzo Ducale con tre decenni di fotografie e la presentazione per la prima volta al pubblico del suo archivio è tra gli eventi principali. Come riconoscimento alla carriera gli verrà assegnato il 30 novembre il Photolux Award 2024.

Ugualmente a Palazzo Ducale, insieme alla mostra del World Press Photo, il programma di Photolux comprende la mostra di Joakim Kocjancic “Italia/Europea” che esplora la parte italiana del progetto legato a un’Europa senza confini.

A Palazzo Guinigi è invece la mostra di Massimo Mastrorillo “Omicidio bianco”, un’indagine sulle morti bianche sul lavoro in Italia. Qui è la collettiva “Verità nascoste. Eredità visive della storia recente d’Italia“, che esplora eventi drammatici e dimenticati della storia recente italiana con Antonello Ghezzi e fotografi come Alberto Gandolfo, Martino Lombezzi e i TerraProject che offrono nuove prospettive su vicende irrisolte come il crollo della diga del Vajont, il disastro ferroviario di Viareggio e le stragi di Ustica e del Moby Prince.

Tra le altre mostre, “Matrimoni napoletani” di Francesco Cito, reportage sui matrimoni a Napoli, che indaga le dinamiche sociali e la teatralità della cerimonia.

Uno sguardo al passato lo offre la vasta selezione di fotografie di Vittorio Sella realizzate in trent’anni di attività in alta montagna.

Alla Chiesa dei Servi è la mostra LOBA40. L’imponente progetto espositivo realizzato in Germania nel 2020 per festeggiare i 40 anni del Leica Oskar Barnack Award attraverso oltre 350 opere offre una panoramica sulle storie e i temi sociali più rilevanti trattati dai fotografi premiati dal 1980.

(Qui una delle foto di Massimo Vitali esposte a Lucca nell’ambito di Photolux)