50ª edizione del Festival della Valle d’Itria a Martina Franca. È stato definito un miracolo laico, perché è riuscito a portare l’opera lirica in una località della Puglia fino ad allora per nulla turistica. In questi cinquant’anni è diventato il festival più conosciuto in Europa dedicato all’opera lirica ed è riuscito nella missione di seminare bellezza, rendendo protagonista la lirica con il coinvolgimento del pubblico. E di Martina Franca, che quando il Festival è nato era totalmente fuori dai circuiti turistici, in una zona poco conosciuta della Puglia. Da Martina Franca vengono però alcuni protagonisti del mondo dello spettacolo, come Leo Moscato, regista del film L’utopia della Valle, che ripercorre la storia di questi cinquant’anni di festival. Proprio qui Rossella Brescia, come i nostri lettori hanno recentemente scoperto da queste pagine di spettacolinews.eu, ha deciso che da grande avrebbe voluto fare la ballerina, come infatti è stato.
Il programma di questa 50ª edizione, dal 17 luglio al 6 agosto 2024, prevede tre opere liriche molto diverse tra loro. A inaugurare il Festival è la Norma di Bellini con la direzione di Fabio Luisi. Dal repertorio barocco, da sempre il fiore all’occhiello del Festival, viene Ariodante di Händel, con il libretto ispirato all’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. È un’opera che non è più stata rappresentata, ma è molto bella, commenta il direttore artistico Sebastian F. Schwartz, al punto che in auto continua ad ascoltarla. La terza opera in programma è invece del 1968. È Aladino e la lampada magica di Nino Rota.
A Martina Franca il pubblico potrà vivere la bella musica cogliendone anche aspetti differenti. Perché a completare il cartellone operistico si trovano concerti e incontri. Così il 31 luglio la Banda dell’Esercito Italiano proporrà un concerto di Musiche da Mussorgsky a Moricone trascritti per banda. Per festeggiare i 200 anni il 3 agosto verrà proposta la IX di Beethoven dall’Orchestra e coro del teatro Petruzzelli di Bari. Altri concerti saranno nelle masserie del territorio, dove sarà possibile ascoltare la mezzosoprano Teresa Iervolino o un duo violoncello pianoforte.
Il 24 luglio il festival si aprirà alla prosa con uno spettacolo ironico e per nulla tradizionale. Le Nina’s Drag Queens porteranno infatti Il giardino delle ciliegie.
Ma di musica si potrà anche parlare in occasione degli incontri. Sono in programma la Lezione d’opera del maestro Fabio Luisi il 19 luglio, una giornata studiata per fare Il punto su Nino Rota, mentre il 29 luglio si discuterà di Comicità e musica nel lungo Settecento. Perché poi tutti siano coinvolti e possano appassionarsi alla musica operistica verrà portata nelle contrade una versione rivisitata della Vestale di Spontini.
Per il pubblico è dunque l’occasione per emozionarsi con la musica lirica e classica, vivere la passione di un’opera come la Norma, che è stata cavallo di battaglia di Maria Callas, riscoprire un’opera di uno dei compositori più famosi del tardo barocco e una del novecento di Nino Rota. Insieme scoprire Martina Franca, che tanto ha da offrire per l’architettura barocca, in termini paesaggistici, ma anche enogastronomici.
In particolare la Norma è in programma il 17, 21, 28 luglio e 2 agosto alle ore 21 a Palazzo Ducale. Ariodante è il 22, 25, 29 luglio alle ore 21 al Teatro Verdi. Aladino e la lampada magica è il 27 e 30 luglio e 1 e 4 agosto alle ore 21 a Palazzo Ducale.
(Nella foto di Clarissa Lapolla una vista di Martina Franca, dove è in programma la 50ª edizione del Festival della Valle d’Itria)