Sorprese. Ancora una volta Agrupacion Senor Serrano sorprende il pubblico con uno spettacolo molto diverso dai precedenti che avevano fatto amare la compagnia catalana. L’inizio di Una Isla a Triennale Teatro Milano è con una performer tutta in bianco, lenti movimenti, molte risposte. Dalle domande poste si capisce che è una rappresentazione dell’intelligenza artificiale, programmata per rispondere secondo la volontà di chi la interroga.
L’intenzione di studiare un modo diverso di fare spettacolo, pur integrando alcuni elementi abituali per Agrupacion Senor Serrano, come scritte, videocamere e schermo, porta al coinvolgimento dell’intelligenza artificiale, che sta diventando sempre più presente nelle nostre vite e si sta inserendo anche nel processo creativo. Così Una Isla diventa la risposta alla domanda «che spettacolo possiamo realizzare con il concorso della intelligenza artificiale?». Certamente qualcosa di differente da quanto sarebbe possibile ricorrendo solo all’esperienza umana. E’ anche qualcosa che, chiamando in causa nuovi modi di creare immagini e suoni, può arricchire il processo creativo. In scena le immagini continuano a trasformarsi dando vita senza sosta a nuove visioni, accompagnate da suoni e musiche a volte martellanti.
L’isola così creata è molto diversa da quella che avrebbe potuto immaginare la mente umana. Ha spiagge innevate, perché si può supporre che tra i dati immessi non rientrino le caratteristiche delle spiagge. Ha al centro una grande caverna, ma subito diventa qualcosa d’altro e le trasformazioni continuano.
E alla fine basta poco per togliere all’Ia il potere, riportandolo all’essere umano.
A parte considerazioni di carattere più scientifico ed etico, assunzione di responsabilità e visioni future allarmanti legate all’importanza che sta avendo l’IA, lo spettacolo riesce ad affascinare. Lo fa grazie alle immagini che si compongono in scena e continuano a mutare, accompagnate da una musica che riesce anche a essere inquietante.
Ancora una volta lo spettacolo proposto da Agrupacion Senor Serrano tratta un tema attuale in modo originale. Affascina lo spettatore e lo induce a considerare con occhi nuovi quanto viene affrontato in scena.
Alla fine sono in 14 a raccogliere i tanti scroscianti applausi di una sala strapiena in platea come nelle due gallerie. Un successo che non è una novità. Ma è certo una novità la presenza di un gran numero di performer, più che nei precedenti spettacoli. Un modo per dire che l’intelligenza artificiale ha comunque bisogno del supporto umano?
Lo spettacolo è parte di Fog, il festival di arti performative in programma fino al 7 maggio 2024 a Triennale Milano Teatro, ma anche in altri spazi cittadini. Per il pubblico è possibile vedere i lavori multidisciplinari di compagnie italiane e internazionali, che integrano anche più linguaggi.
(Nella foto Leafhopper, una scena da Una Isla di Agrupacion Senor Serrano a Triennale Teatro Milano nell’ambito del Festival Fog)
Una Isla di Agrupación Señor Serrano
creazione di Agrupación Señor Serrano / regia e drammaturgia Àlex Serrano, Pau Palacios
A Milano, Triennale Milano Teatro (viale Alemagna 6), 21-22 marzo 2024