Oltre gli stereotipi che riguardano l’Africa: Aïda Muluneh attraverso le sue foto dai colori accesi e brillanti li combatte. Lei vive la fotografia come strumento attivo di cambiamento. Aïda Muluneh è protagonista dell’incontro in programma martedì 15 novembre 2022, alle 18.30, da Camera Torino.
L’incontro nel centro di fotografia in via delle Rosine 18 è annunciato con le parole «Esploreremo progetti come Water Life (2018), Road to Glory (2020) e Crimson Echo (2022), nei quali, all’interno di paesaggi scarni, i soggetti ritratti mettono in scena gesti e posture teatrali esaltati da una reinterpretazione delle pratiche di body painting e degli abiti tradizionali. È così che elementi reali e ricostruiti si mescolano in immagini che pongono l’accento su temi di pregnante attualità come la scarsità dell’acqua, la diffusione di malattie tropicali che colpiscono intere comunità o su momenti del passato in cui tragedie e sofferenze hanno colpito alcuni Paesi cambiandone inevitabilmente la storia».
E’ dunque l’occasione per scoprire il lavoro della fotografa nata in Etiopia nel 1974. Aïda ha lasciato il Paese in giovane età per trascorrere l’infanzia tra Yemen e Cipro. Nel 1985 si è stabilita in Canada, dove ha iniziato a sperimentare con la fotografia durante gli anni del liceo. Ora vive tra Etiopia e Costa d’Avorio. Dopo essersi laureata alla Howard University di Washington DC nel 2000, con una specializzazione in cinema, Aïda è diventata una fotoreporter del Washington Post. Negli anni successivi ha investito il suo tempo lavorando a numerosi progetti ed esplorando diversi generi fotografici. Nel 2004 il National Museum of African Art dello Smithsonian Institute ha acquistato una parte del suo lavoro per la collezione permanente.
In occasione dell’incontro a Camera Torino Aïda presenta anche alcuni dei progetti di valorizzazione del linguaggio fotografico in Africa. Parlerà dell’Addis Foto Fest, da lei fondato nel 2010, e dell’Africa Foto Fair. Quest’ultima è la piattaforma virtuale nata con lo scopo di promuovere la cultura fotografica nel continente, creando ponti fra luoghi e persone.
All’incontro con Aïda Muluneh, aperto al pubblico su prenotazione al costo di 3 euro, interviene Walter Guadagnini, direttore di Camera.
(La foto di Aïda Muluneh qui pubblicata si intitola The blind Gaze. E’ stata realizzata nel 2021 su commissione di The End Fund)