Il teatro che porta allegria. Per questo Alta Luce Teatro per la stagione 2024-2025 ha scelto il titolo “L’anime a rallegrar” perché chi viene nello spazio teatrale di Alzaia Naviglio Grande a Milano possa uscire rasserenato. C’è un gran bisogno di rallegrarsi, fa notare Elizabeth Annable, che come direttrice artistica ha scelto di portare in scena spettacoli in cui sono al centro in particolare sia donne che bambini. Il pubblico trova anche delle attrici che ha più volte applaudito nelle scorse stagioni. Così ad aprire il cartellone il 28 e 29 settembre è Arianna Scommegna con Potevo essere io, racconto di due bambini che partendo dallo stesso cortile hanno poi avuto vite differenti. Lo fa con la levità di una commedia che riesce a coinvolgere anche personaggi insoliti come un regista di film porno, una merciaia di Casal di Principe, una cartomante del quartiere Niguarda.
Altra attrice più volte applaudita sul palcoscenico di Alta Luce Teatro è Monica Faggiani. È in scena il 15 e 16 novembre con I bambini ci guardano, nella prima parte Il buio oltre la siepe, che vede al centro una piccola città di provincia dell’Alabama negli anni ‘30 ai tempi della segregazione razziale. Monica Faggiani, con la regia di Alberto Oliva, è anche una delle tre amiche quarantenni che in Marta vuole un figlio affrontano il tema della fecondazione assistita. In particolare il personaggio di Monica Faggiani è la madre di un ragazzo che è stato appena preso per una fiction importante: è una simpatica coincidenza, perché il figlio di Monica è stato preso per Mare fuori.
La stessa attrice ha scritto e cura la regia di Io in cima al Monte Bianco, ispirato alla storia di Henriette d’Angeville, l’alpinista ginevrina che nel 1838 raggiunse la vetta del Monte Bianco, una impresa che allora sembrava incredibile per una donna. In scena, dall’11 al 13 aprile, è Elizabeth Annable, che con questo spettacolo torna al suo amore per la montagna e le scalate, evidente anche nel nome scelto per lo spazio teatrale di Alzaia Naviglio Grande a Milano.
Ancora di donne, questa volta impegnate nella resistenza, si parla con Il rossetto e la bomba, che vede in scena Giovanna Rossi e Carlo Roncaglia voce e pianoforte (26 e 27 aprile). Altre due donne sono al entro di Ad mAI ora, un testo che parla di malattia, ma anche di intelligenza artificiale che consente un accesso al mondo esterno (9 e 10 maggio). Le donne del passato e le loro vite straordinarie sono di conforto e risposta alla tristezza che assale due donne protagoniste di Le donne a cui penso di notte con Silvia Giulia Mendola anche regista e drammaturga e Francesca Ziggiotti (13 e 14 dicembre). Non meno problemi sembra avere la protagonista di Isabel Green, una attrice impegnata nel discorso di ringraziamento alla cerimonia degli Oscar: non tutte le parole che pronuncia sono quelle che ci si aspetterebbe. In scena Maria Pilar Pérez Aspa in uno spettacolo scritto da Emanuele Aldrovandi secondo un progetto e la regia di Serena Sinigaglia (7 e 8.2).
Il cartellone di Alta Luce Teatro stagione 2024-2025 propone uno spettacolo musicale dedicato a Gaber con Enrico Ballardini e Riccardo Dell’Orfano dal titolo Da Gaber a Gaber (26 e 27 ottobre), occasione per recuperare lo spettacolo per chi l’avesse perso la scorsa stagione (o rivederlo con piacere). Inoltre, Adolf and Eva (28.2-1.3). Il teatro popolare e la commedia dell’arte sono al centro di Pop! e la commedia fu arte di e con Maria Carolina Nardino e Adriano Idris Pozzi dal 29 novembre all’1 dicembre. Del tutto imprevedibile, con colpi di scena inaspettati, si annuncia Inseparabili, che parla di un rapporto sessuale con conseguenze «incastrate», per poi evolvere in modo inatteso. Il 21 e 22 marzo vede in scena Arturo di Tullio, anche alla regia e adattamento, con Cinzia Brugnola e Riccardo Quintavalle.
Gli spettacoli sono alle 20.30; alle 17 quando c’è la pomeridiana, seguiti dal brindisi con gli attori.
(Nella foto, Arianna Scommegna in una scena di Potevo essere io, che inaugura il cartellone di Alta Luce Teatro stagione 2024-2025)