Anna Della Rosa conquista con Cleopatràs

Ieratica. Anna Della Rosa è strepitosa in Cleopatràs sulla scena al Teatro Franco Parenti. Cattura lo spettatore e lo conduce tra gli scogli del linguaggio impervio di Testori. Avvolta in un manto nero, una bottiglia in mano, il microfono nell’altra è Cleopatra, nella sua ultima ora, morto Antonio. Mai più abbraccerò Antonio, dice.

Con la voce, attraverso infinite variazioni, Anna Della Rosa dà vita alle emozioni. Le parole sono intrise di erotismo che diventa tangibile. Nel fluire assumono un connotato crudo, triviale. Affiorano ricordi di altre figure femminili, da Turandot e Liù di Puccini alla Francesca di Dante. E l’Egitto di Cleopatra confina con Canzo, la Valassina. Chiama Antonio mio Manzone e si rivolge al pubblico.

Accanto a lei a tratti appare Aron Tewelde, che ha tutto per essere visto come un servitore egiziano dei tempi di Cleopatra. «Che porti in quel de vimini cestino?» gli chiede lei.

Valter Malosti con la sua bella regia chiede allo spettatore di abbandonarsi, lasciarsi avvolgere, ammaliare dalle sfumature della voce di Anna Della Rosa, che asseconda continuamente lo scorrere delle parole.

La colonna sonora ugualmente fonde elementi molto diversi. Il rumore del treno all’inizio ci porta nel mondo di Testori. La musica lirica si alterna a suoni orientaleggianti, con qualche squillo di telefono. Perché questa Cleopatra è carismatico personaggio storico, pronta a rivelarsi donna piena di carnalità.

È una delle figure femminili a cui Testori ha dato vita. Prendendola dalla storia, in questo caso, dal suo essere mitico – la cita anche Pascal – le dà tutta la carnalità possibile: il mito si infrange contro la realtà di una donna piena di voglie non più soddisfabili. Anna Della Rosa fonde questi due aspetti con una recitazione sempre antinaturalistica, giustamente declamatoria, che accompagna un linguaggio – come un altro protagonista – costruito tra l’aulico e il basso dialettale e svela parole crude, carnali di una donna che mostra più risvolti. È una fusione che diventa tangibile, quando la scena nera contro cui si staglia, si apre. Appare una camera da letto come poteva essere quella dei tempi di Testori. Cleopatra ora è una donna che soffre per la morte dell’uomo che ha amato e che ora vuole raggiungere.

Sicuramente Anna Della Rosa raggiunge il pubblico. Con la regia di Valter Malosti lo conquista, lo ammalia. Lo spettacolo diventa una occasione vinta per riportare in scena il mondo di Testori, ricordandolo a cento anni dalla nascita.

(Nella foto di Tommaso Le Pera un ritratto di Anna Della Rosa nel ruolo di Cleopatràs di Giovanni Testori, regia di Valter Malosti. Al Teatro Franco Parenti)

Cleopatràs

di Giovanni Testori

uno spettacolo di Valter Malosti

con Anna Della Rosa

e con Aron Tewelde

progetto sonoro Gup Alcaro, scene e luci Nicolas Bovey, costumi Gianluca Sbicca, cura del movimento Marco Angelilli

produzione TPE – Teatro Piemonte Europa, Festival delle Colline Torinesi

durata: 70 minuti

a Milano al Teatro Franco Parenti, 7 – 9 giugno 2023 / Sala Grande