L’incontro è misterioso fin dal primo minuto. È al centro di Appuntamento a Londra, in scena a Milano al Teatro Filodrammatici. L’ambientazione è nella camera di un prestigioso hotel a Londra, ma, se la scenografia non cambia, l’atmosfera continua a mutare e, con questa, le ipotesi del pubblico su quanto sta avvenendo e su che cosa lo motiva.
A Luca, affermatissimo manager della finanza, occupatissimo, si presenta Maddalena Amerisi. Dice di essere la sorella del suo miglior amico, Nino, incomprensibilmente sparito 25 anni prima. Ma di questa sorella Luca ignorava addirittura l’esistenza, pur frequentando regolarmente la casa dell’amico. Chi è? E come mai sa così tanto di Luca? Sono i primi interrogativi che pone la pièce di Mario Vargas Llosa: non gli ultimi. Perché la storia di Appuntamento a Londra, decisamente intricata, mostra continui risvolti, sempre meno prevedibili. Nino aveva provato a baciare Luca in palestra e lui gli aveva sferrato un pugno. Che cosa è successo a Nino? Forse il Nino che conosceva Luca non esiste più. Maddalena è Nino?
Affiorano temi omosessuali, pur con troppi epiteti volgari, cambi di sesso, rimorsi, rimpianti, senso di colpa, desideri di una felicità ormai irraggiungibile e solo finta. Si parla di gelosia e botte, violenza, solitudine e amicizia totalizzante. Accanto a sentimenti alti si sentono termini più quotidiani, come Novella 2000, Raoul Casadei, la piazzetta dove abitava Eugenio Montale. E non è certo tutto, ma non possiamo aggiungere nulla, perché si perderebbero le tante sorprese che il testo propone, fino all’ultima, chiarificatrice.
La recitazione di Lucia Lavia appare meccanica, forzata, lontana dalla realtà (ma poi si capirà che…). Un giuramento di vicinanza amorosa si ripete più volte come un loop. “Vedrai vedrai”, la canzone di Tenco, ben interpretata da Luigi Tabita, aiuta a moltiplicare le ipotesi, mentre termini crudi, provocanti, pesanti allusioni sessuali soprattutto contro Luca si susseguono. Ma c’è anche un momento in cui l’attenzione può perdersi.
In Appuntamento a Londra nulla è semplice, volutamente nulla è lineare e nulla fino alla fine si svela chiaramente. Ed è proprio alla fine che tutto prende un senso in questa commedia che continua a suscitare ipotesi e interrogativi nello spettatore e nelle ultime scene appare meno lontana dal sentire di molti: tutto appare con una logica condivisibile.
(Nella foto di Antonio Parrinello una scena di Appuntamento a Londra con Lucia Lavia e Luigi Tabita)
Appuntamento a Londra
di Mario Vargas Llosa
regia Carlo Sciaccaluga
con Lucia Lavia e Luigi Tabita
scene e costumi Anna Varaldo; musiche nogravity4monks; luci Gaetano La Mela
produzione Teatro Stabile di Catania
a Milano, Teatro Filodrammatici, dal 12 al 16 novembre 2024 (Prima regionale)