Due miti, Maria Callas e Pier Paolo Pasolini. La pièce Prima di ogni altro amore ne rinverdisce i ricordi anche grazie alla scenografia, che richiama quella Medea che li ha visti impegnati insieme. Tra tre colonne e la musica del film, Gea Rambelli e Stefano Tosoni sono due attori in scena con i fantasmi dei loro personaggi. Lei in lungo abito nero dà vita a una irraggiungibile Maria Callas dalla voce divina. Lui con gli occhiali scuri che lo fanno somigliare a Pier Paolo Pasolini ne rievoca momenti fino al dramma.
“Casta diva” dal suo cavallo di battaglia, la Norma, e un’aria meno popolare dalla Tosca aiutano a far rivivere in scena Maria Callas. Si sente anche attraverso una trasmissione radio che ascolta il protagonista. Mentre sembrano suoi quegli scritti che sentiamo pronunciare da Pier Paolo Pasolini. Ma non sono suoi scritti, mentre si immagina che la poesia che lui scrive non lo soddisfi e finisca appallottolata.
Attraverso due telefoni grigi vintage loro si sentono. Si mancano, si raccontano, preludio a rievocazioni di momenti di vita. Soprattutto di Maria Callas, che parla di un tardivo amore per Meneghini e disprezzo per Onassis, a voler celare reali sentimenti. Emerge anche il dolore di lui, abbandonato da Ninetto (Davoli). Ma è il finale quello che più dà brividi agli spettatori. Mentre la radio informa su quanto successo la notte prima, proprio in quel lido di Ostia di cui lui all’inizio aveva esaltato la bellezza con lei, vediamo Pasolini colpito selvaggiamente da colpi che solo sulla scena sono immaginari.
Fil rouge dello spettacolo è Medea, il film per cui Pier Paolo Pasolini volle Maria Callas a interpretare, lei già un mito, un altro mito pieno di tensioni. «Voglio fare Medea con te» dice durante la pièce. E’ un incontro a cui la bella regia di Alberto Oliva ci prepara fin dal primo momento, con quella ambientazione che richiama un mondo classico. Anche esaltata dalla vicinanza tra scena e spettatori della Sala Tre al Teatro Franco Parenti (fino all’11 marzo). Lungo tutto lo spettacolo prosegue quell’incontro-confronto tra il mondo arcaico, ieratico di Medea e quello razionale di Giasone. È il confronto tra Maria Callas che appare anche avvolta in un manto nero e Pasolini. Un confronto, una opposizione che è Medea al cinema e che rivive sulla scena a suscitare considerazioni anche negli spettatori. E risvegliare il ricordo di Maria Callas attrice, universalmente considerata grande interprete nel film di Pasolini.
(Nella foto, Gea Rambelli e Stefano Tosoni, nel ruolo di Maria Callas e Pier Paolo Pasolini in Prima di ogni altro amore con la regia di Alberto Oliva)
Prima di ogni altro amore
Incanto per Maria Callas e Pierpaolo Pasolini
di Sergio Casesi
regia e spazio scenico Alberto Oliva
con Gea Rambelli e Stefano Tosoni
costumi Elisabetta Invernici; produzione Proscenio Teatro; Testo vincitore del Premio Franco Enriquez 2022 alla drammaturgia
A Milano, Teatro Franco Parenti (Sala Tre) dal 6 all’11 marzo 2023
Incontri in occasione dello spettacolo
Martedì 7 marzo h 18.30 – Incontro con Carlo Fontana su Maria Callas alla Scala.
Giovedì 9 marzo dopo lo spettacolo – Incontro di approfondimento con Massimo Pisa (Breve incontro tra una Musa e un Poeta Civile).
Venerdì 10 marzo h 18.30: Incontro di approfondimento con Valeria Palumbo “Callas versus Maria”.
in tournée: 15 aprile a Rocco Brianteo
16 aprile a Reggio Emilia
17 aprile a Bologna
26 aprile a Milano, Museo Bagatti Valsecchi