Da Venezia per farvi ridere. Carlo & Giorgio, il duo comico made in Venice, vede proprio nella risata un antidoto alla pesantezza di questi ultimi anni. Nati a Murano, la patria del vetro, nell’hinterland di Venezia, cugini, hanno fatto molta strada nei cuori del pubblico, sempre pronto a ridere con loro, da quando, agli inizi degli anni ‘90, muovevano i primi passi nell’ambito della Compagnia di Teatro amatoriale – La Compagnia Teatrale Muranese, guidata da Lino Toffolo. In tutti questi anni passati sui palcoscenici del Veneto hanno visto cambiare la mentalità dei loro conterranei.
E anche loro rifiutano alcuni stereotipi. «Ai Veneti – dicono – stanno sempre più stretti gli stereotipi con cui sono stati e vengono ancora identificati. Tradizionalisti, conservatori, diffidenti verso i “foresti”, lavoratori indefessi, anche un po’ servili, tutti casa e impresa» stereotipi, che ora Carlo & Giorgio contestano. «E poi festaioli, sempre pronti alla convivialità a suon di prosecco e spritz, visto che lo hanno inventato loro. Nuove inquietudini si stanno affacciando nell’animo del popolo veneto e il compito di noi comici è quello di saperle cogliere, rielaborarle e proporle sul palcoscenico per sdrammatizzarle. Perché l’autoironia rimane comunque, questa sì, una caratteristica del nostro Dna».
Ora Carlo & Giorgio puntano la loro attenzione sulle attuali contraddizioni e sulle tecnologie che sempre più entrano nelle nostre vite. Nemmeno il dialetto è più l’elemento cardine dei loro spettacoli. Certo, aggiungono, «i personaggi caricatura dei nostri esordi, eredi della commedia dell’arte goldoniana, come il vecchio brontolone, le amiche pettegole, il marito burbero, la coppia di balordi, suscitano sempre un’ilarità affettuosa. Ma non c’è più l’identificazione immediata: è piuttosto un ridere di “come eravamo”, come quando si guardano vecchie fotografie sbiadite».
Con loro si ride osservando quello che sta succedendo, con le difficoltà che toccano molti dal punto di vista economico. Con il titolo “Senza skei” parlano di commercianti e professionisti, avvocati, piccoli imprenditori, nuovi poveri che si ritrovano ora senza soldi in coda alle mense Caritas, mentre le parrocchie cercano follower piuttosto che fedeli. Il loro spettacolo prende vita su una scena essenziale, che permette di passare da una situazione all’altra. Ma questo non significa rinunciare a trasmettere una sferzata di vivacità, sempre più importante in questo periodo. Così giocano su abiti colorati, oggetti di scena ed effetti luce.
I prossimi spettacoli sono in programma
a Chioggia (VE) 19-20-21 luglio, Giardino di Palazzo Grassi
a Padova, 8 settembre, presso Palazzo Zuckermann.