Casa di bambola parte 2 visto al Factory32

15 anni dopo la porta si riapre: Nora ritorna. In Casa di bambola parte 2 i temi sono ancora più a fuoco. Il dramma di Ibsen allora era stato visto come un manifesto femminista e aveva fatto scandalo nella società di allora, in particolare in quella norvegese. Si racconta addirittura che sugli inviti delle famiglie altolocate scandinave dell’epoca si leggeva spesso la postilla «Si prega di non discutere di Casa di bambola».

15 anni dopo gli echi non si sono ancora spenti: la messinscena al Factory32 li evidenzia, facendoli sentire come dei mormorii all’inizio della pièce e in altri momenti. E come allora è scandalo.

Quando Nora bussa alla porta è Anne-Marie ad aprirle. La governante di casa è chiaramente imbarazzata: non ha mai approvato, nemmeno capito la decisione di Nora. Ma la ascolta.

Nora è felice, è soddisfatta? Per Anne-Marie (Antonia Di Francesco) è stata fortunata e ipotizza che faccia la ballerina oppure l’attrice oppure si occupi di vestiti. Sono le professioni adatte a una donna? No, scrivo libri, risponde lei, aggiungendo che ha raccontato la propria esperienza, pur utilizzando uno pseudonimo. Ha scritto che il matrimonio rovina la vita delle persone ed è una istituzione destinata a finire negli anni. Questo ha determinato il successo dei libri presso il pubblico femminile e il desiderio di scoprire chi realmente fosse l’autrice da parte di un giudice. Nora ha così scoperto di essere ancora sposata. Ma la società non approva il comportamento così spregiudicato di una donna sposata: quello che ha fatto è contro la legge.

Torvald l’ha resa una criminale e lei vuole il divorzio. Ha bisogno del divorzio. Ma per lui era meglio essere vedovo che avere una moglie scappata di casa.

E la figlia? Almeno da lei può avere comprensione? Il dialogo con lei, interpretata da Erica Sani è molto più disteso: sembra molto tranquilla quando le dice che…

15 anni dopo siamo nel 1894. La bella messinscena di Casa di bambola parte 2 al Factory32 lo evidenzia chiaramente: i costumi rispecchiano l’epoca – e quello di Nora spicca per l’eleganza a riprova del successo ottenuto con le sue sole forze – e il salottino è quello di una casa della buona borghesia. E naturalmente ben illuminata è la porta, motore scatenante di tutti gli eventi.

Qui si muovono gli attori, con Alice Mistroni, questa volta impegnata non in un musical, ma in un testo di prosa, dove è una perfetta Nora, capace di rendere credibili le sue argomentazioni.

Perché nella società norvegese di allora una donna sposata non era padrona di se stessa: «Non divorziando mi hai reso una criminale» dice Nora a Torvald (Simone Leonardi).

Nella società di oggi le parole pronunciate, la situazione evidenziata sembrano aberranti. Questo però è valido nell’Occidente, ma guardando oltre i confini europei ci sono Paesi in cui le donne non sono nemmeno libere di uscire da sole, altri dove una ciocca di capelli può valere la prigione o addirittura la morte, altri ancora dove gli uomini divorziano uccidendo la moglie. E purtroppo l’elenco non finisce qui.

Ibsen con il suo Casa di bambola allora aveva fatto scandalo e insieme aveva risvegliato una coscienza femminista. Lucas Hnath con questa parte 2 rende ancora più evidente quanto le parole di Ibsen avessero un fondamento e dall’altro lato avessero influito sulla società.

La bella messinscena al Factory32, l’ottima prova degli attori rendono lo spettacolo particolarmente coinvolgente. Così la scelta di Valentina Pescetto di aprire la stagione 2024-2025 con questo testo in prima assoluta nazionale ha un valore teatrale, ma è anche una spinta a indurre a riflettere su situazioni che ancora riguardano una parte troppo grande di donne.

(La porta si è aperta: Nora è tornata. Qui è fotografata con Torvald, con cui contro le sue aspettative non è ancora divorziata. Nella foto, Alice Mistroni e Simone Leonardi, protagonisti di Casa di bambola parte 2 al Factory32)

Casa di Bambola, parte 2

di Lucas Hnath

traduzione e regia di Claudio Zanelli

aiuto regia Ginevra Ciuni

con Alice Mistroni, Simone Leonardi, Antonia Di Francesco, Erica Sani

produzione CDM

a Milano, Factory32 (via Watt 32), dal 18 al 20 ottobre 2024 (Prima Assoluta Nazionale)