Musica, prosa, Shakespeare anche in inglese: dunque “Incominciamo senz’altro”. È questo il titolo – omaggio a Dario Fo, che utilizzava proprio queste parole dopo le introduzioni ai numeri di Mistero Buffo – scelto dalla Dual Band per la stagione 2024 a Il cielo sotto Milano. La programmazione teatrale nella sala ipogeo al passante Vittoria incomincia con il Concerto di Silvia Zaru, domenica 21 gennaio. La cantante e pianista propone un repertorio che spazia dalla musica napoletana al gospel, dal liscio al rock nonsense, dai canti tradizionali fino ai grandi classici di Mina, Gershwin, Edith Piaf.
Segue una carrellata del pop di tutti i tempi, dal Quattrocento a oggi. Il concerto Pop Baroque è proposto il 27 gennaio. A dare vita a personaggi antichi che sembrano scritti oggi sono Beniamino Borciani e il Trio Fontana con Artem Dzeganovskyi al violino barocco, Alessia Travaglini alla viola da gamba e Sofia Ferri agli strumenti a corda (tiorba, liuto, chitarra barocca e mandolino).
A concludere a maggio sono altri due momenti musicali. L’11 e il 12 maggio con The sound of Simon & Garfunkel protagonista è la musica del più grande duo del pop. Nati quasi lo stesso giorno, nella stessa via di New York, la loro amicizia è iniziata a 11 anni e continua ancora adesso che di anni ne hanno 83. Accanto alle loro più belle canzoni, la Dual Band canterà e racconterà la loro storia inserita nella Storia dell’America più bella e civile, quella che ha creduto in un mondo migliore, senza guerre e senza ingiustizie.
Molto diverso l’appuntamento successivo. Il 18 maggio, grazie al pianista Federico Costa prendono vita i grandi compositori che, tra Ottocento e Novecento, hanno messo al centro della loro poetica la tradizione popolare, da Grieg a Bartok. In altemheim la musica del luogo natìo conclude la stagione a Il cielo sotto Milano.
Con la Dual Band il 1° marzo l’immersione nella musica diventa un incontro con chi ne è stato protagonista. Troppo brava racconta la storia d’amore di Clara e Robert Schumann, contrastata dal padre di lei, che considerava Robert un alcolizzato. Suonando il piano la Dual Band al completo racconta il loro matrimonio, la nascita di otto figli, ma… Fu davvero amore o piuttosto un incubo? La stessa domanda, tra il drammatico e il comico, la pone anche Giulia Pont l’8 marzo con Ti lascio perché mi fai salire il cortisolo.
L’altro filone molto frequentato dalla Dual Band è la prosa in lingua originale inglese. Sono in programma alcune commedie di Shakespeare. Il 9 febbraio la Dual Band torna in scena con Romeo and Juliet, puntando l’attenzione in particolare sul rapporto conflittuale vecchi – giovani.
Venerdì 15 e sabato 16 marzo alle ore 20.30 e domenica 17 marzo alle ore 16.30 è la volta di Richard III.
E’ invece in italiano e si configura come un esperimento, risultato di più laboratori con ragazzi tra i 16 e i 25 anni, il terzo Shakespeare. Sogno di una notte di mezza estate. Il Mi-ùsicol è in programma dal 5 al 7 maggio alle ore 20.30 con adattamento, libretto e regia di Anna Zapparoli, musiche originali di Mario Borciani, direzione d’orchestra di Michele Fedrigotti.
In inglese giovedì 11, in italiano venerdì 12 aprile è Molly Bloom Penelope infedele da James Joyce con Anna Zapparoli.
Molto particolari per orari e per genere si annunciano altri due spettacoli. Un grande classico, racconto che a teatro è in grado di affascinare un pubblico di bambini, come di chi li accompagna è Il Piccolo principe… l’essenziale. Lo porta in scena Carlo Decio, già più volte applaudito per le sue visioni teatrali con cui, solo in scena, racconta e dà vita a storie e miti. La regia è di Mario Gonzales, la produzione di Teatro degli Incamminati & Factory 32. Molto particolari sono gli orari studiati per un pubblico più giovane. Sabato 3 febbraio è in programma la merenda alle ore 16, seguita dallo spettacolo alle ore 17. Domenica 4 febbraio alle ore 10 è la colazione e alle ore 10.45 lo spettacolo.
Dall’occasione per sognare al momento per ridere. Il 24 febbraio, con lo spettacolo inedito Intorno al riso, si svelano i meccanismi della risata. Protagonista è il clown Vladimir Olshansky, di tradizione russa, anche sostituto di Slava Polunin in Slava’s Snowshow. Sono inoltre previsti tre giorni di laboratorio, introduzione all’arte della clownerie, dimostrazione di «come il corpo possa trasformarsi in poesia».
In altre due occasioni il teatro esce dagli spazi de Il cielo sotto Milano. il 24 marzo i corridoi intorno al teatro, dentro alla stazione di Porta Vittoria, diventano le stazioni della via crucis. E’ la Passione di Porta Vittoria con cui Beniamino Borciani e la Dual Band in formazione allargata accompagnano il pubblico con la musica di Bach e il Vangelo.
Si arriva fino al Rifugio antiaereo di Piazza Grandi il 25, 26 e 27 aprile. Qui, con Odissee in uno spazio, nelle sei stanze ancora agibili si raccontano le guerre dal punto di vista di chi le ha subite e ancora le subisce. Lo spettacolo, di stretta attualità, vincitore del bando Sottocasa è offerto gratuitamente alla città da Fondazione Cariplo.
(Nella foto, i protagonisti di The sound of Simon & Garfunkel, fotografati all’interno del passante Vittoria, che ospita Il cielo sotto Milano)