I tanti momenti di ballo incontrano la storia: è Dirty Dancing ora in scena a Milano al Teatro Carcano fino al 6 gennaio 2025, con uno stile più vicino alla prosa che al musical. Protagonista è la 17enne Baby, molto attenta alle tematiche sociali, che grazie al ballo impara a spiccare il volo. Con genitori e sorella maggiore è in vacanza nel resort di Max Kellerman in Virginia, tra le Blue Ridge Mountains e un laghetto, destinato ad avere un ruolo importante, ben evocati dal fondale in scena.
Si annuncia per lei una vacanza tra problematiche nuove e occasioni di crescita, a passi di mambo, determinata a proteggere l’amore appena scoperto.
Il primo incontro con il ballo per Baby è casuale. Diventa importante quando – salvando una situazione difficile – accetta di sostituire Penny in un’esibizione di mambo con Johnny, l’istruttore di ballo del resort, conteso da tutte le ospiti in vacanza, in attesa del marito che arriva il weekend. Anche per Baby presto Johnny diventa importante, come lo diventa il ballo, decisa a imparare tutti i passi fino al momento culminante. In platea si sente risuonare l’acqua con relativi schizzi, perché è nel laghetto che Johnny insegna a Baby la presa a volo d’angelo: all’inizio per lei sono solo tuffi nell’acqua. Poi sarà un volo tra le file della platea, travolgente e tale da entusiasmare il pubblico.
Il mambo conquista, diventa centrale nella storia, come lo è l’evoluzione di Baby, sempre più decisa a far accettare le sue idee e le sue scelte dalla famiglia e anche da quel padre che non aveva esitato a coinvolgere per salvare Penny, pur sapendo che ne sarebbe nato un giudizio negativo nei suoi confronti. Lei invece non ha paura di abbattere pregiudizi e conformismi. Vince e siamo a una delle battute più famose della storia del cinema: “Nessuno può mettere Baby in un angolo”.
Parallela a quella di Baby scorre la Storia dell’America. Si affaccia l’America dell’estate 1963, quando è ambientato Dirty Dancing, che balla con le canzoni del jukebox e del giradischi a valigetta e fa roteare l’hula-hoop. È l’America di Kennedy – in scena si sente un accenno al famoso discorso di insediamento – e di Martin Luther King, con i ragazzi del resort pronti ad andare alla manifestazione, proprio quella del “I have a dream“.
È l’America della divisione in classi sociali, penalizzante per chi non è bianco, dell’aborto che è illegale e di balli proibiti. Così il titolo Dirty Dancing dà una misura di quanto è cambiata la società oggi. E già era cambiata nel 1987, quando uscì il film, che è alla base dello spettacolo teatrale.
Con questa nuova versione, a teatro, grazie alla bella co-regia di Federico Bellone e Chiara Vecchi, le tante anime di questa storia si armonizzano e il racconto procede giocando con luci, colori, dettagli, consentendo a tutti gli attori di emergere nei differenti ruoli. Bastano delle porte per raccontare quando Baby va nella stanza di Johnny e insieme vivono quell’amore che per lei è scoperta. O va nella stanza di Penny, altra occasione di scoperta di una realtà che per lei era lontana. Basta un lampadario anni ‘60 per guidarci nei vari ambienti del resort, dagli interni alla terrazza affacciata sul laghetto.
Resta ancora tanto da scoprire, con più sorprese per chi non ricorda la storia, che vede ottimamente inseriti – prove fino allo spettacolo finale nel resort – i momenti di ballo a ritmo di canzoni e musiche famosissime. È quel mambo un po’ traballante delle prove iniziali, a cui subito si contrappone la danza piena di vitalità e passione di Johnny e Penny. Sono quei primi passi di Johnny e Baby, che diventano esibizioni travolgenti da lunghi applausi fino a quel momento culminante del volo dell’angelo in platea, quando Gabrio Gentilini e Vanessa Innocenti conquistano il pubblico, con una carica di energia e sensualità elettrizzanti, con passione e romanticismo che si incontrano.
Dancing
nuova versione
scritto da Eleanor Bergstein
co-regia Federico Bellone
co-regia Chiara Vecchi
cast
Johnny – Gabrio Gentilini
Baby – Vanessa Innocenti
Penny – Marta Melchiorre
Jake – Simone Pieroni
Lisa – Laura Amodeo
Marjori – Alice Mistroni
Max – Silvano Torrieri
Neil – Edoardo Piacente
Tito – Robert Ediogu
e con Paky Vicenti, Jose Dominguez, Matteo Fresch, Renato Cortesi, Lorenzo Belviso, Annamaria Schiattarella, Erika Mariniello, Chiara Allegro, Martina Peruzzi.
Consulente musicale Giovanni Maria Lori; scenografie Clara Abruzzese; costumi acconciatura e trucco Chiara Donato; disegno luci Valerio Tiberi; disegno fonico Poti Martin
Produzione Karl Sydow in associazione con Lions Gate
e Magic Hour Productions
organizzazione generale Broadway Italia
A Milano, Teatro Carcano, dal 12 dicembre al 6 gennaio 2025
Prima nazionale in esclusiva