Durante di Pascal Rambert alla vigilia del debutto al Teatro Grassi

Dichiara il suo amore per il teatro più che per gli esseri umani. Pascal Rambert è alla vigilia del debutto al Piccolo Teatro Grassi del suo nuovo testo, Durante, seconda parte del trittico iniziato la scorsa stagione con Prima. Gli attori sono gli stessi, con un anno in più, con l’aggiunta di alcuni giovani attori usciti dalla scuola del Piccolo, da lui scelti anche per quello che gli hanno raccontato della loro vita. Con loro ha visto la necessità di instaurare un rapporto di fiducia, perché i testi, spiega, sono complicati. Addirittura, parlandone, avanza un paragone con la pittura cubista: si capisce tardi il significato di alcune cose e anche i piani temporali si incrociano.

In Durante, aggiunge Claudio Longhi, c’è un legame forte con Milano, che emerge più di quanto succedeva in Prima. Anche la storia del Piccolo arriva in scena, secondo una modalità che Pascal Rambert ama molto, lasciando emergere l’influenza del luogo, del Paese, dove sta lavorando. In questo caso è la frequentazione con l’Italia, di cui Strehler è per lui una parte fondamentale. Ed è un rapporto che sarà ancora più rilevante in Dopo, la terza parte. E importanti sente anche le canzoni e il festival di Sanremo: rappresentano una risposta a un bisogno di leggerezza. In Durante si sente anche “Maledetta primavera” di Loretta Goggi, che era nello spettacolo di Pippo Delbono La Gioia. Così l’inserimento della canzone è come un dono, pur se involontario.

Sul palcoscenico di Durante c’è anche un Arlecchino infelice. «Esprime il suo pensiero su quel che avviene oggi in Europa, in Francia, in Italia – spiega-, ci parla di cose che si stanno riaffacciando all’orizzonte e ci disgustano. Può farlo in quanto personaggio, e le sue dichiarazioni non sono né quelle di Marco Foschi che lo interpreta, né le mie che sono l’autore, ma sono, appunto, le parole di una maschera. È un Arlecchino insanguinato perché lo hanno abbandonato, perché vede ciò che accade nel suo Paese, perché teme per il futuro del teatro».

L’inizio di Durante è con un’auto fracassata, chiaro indizio di un incidente che ha coinvolto gli attori. C’è una visione di profilo, esattamente come quella che Pascal Rambert dice gli appare da dietro le quinte. Da diverse angolature sono anche viste le storie che coinvolgono gli attori protagonisti, seguito di quelle storie che avevano caratterizzato la prima parte. E che avevano animato la compagnia di attrici e attori impegnata nella preparazione di uno spettacolo ispirato alla battaglia di San Romano, trittico pittorico di Paolo Uccello.

Pascal Rambert scrive senza punteggiatura, che per chi traduce rappresenta una difficoltà, ma consente anche una creatività pari alla libertà lasciata agli attori. Con un linguaggio che oscilla tra il poetico e le espressioni idiomatiche scrive in francese per una rappresentazione che è in italiano. E’ una lingua, dice, di cui gli interessa quell’energia che paragona alle onde del mare. Così le suggestioni si moltiplicano, coinvolgendo la cultura italiana, la storia stessa del Piccolo e quegli spiriti del luogo che sono Strehler e il suo Arlecchino, portatori di un pensiero sull’Europa e sul futuro del teatro.

A corollario dello spettacolo sono previsti molti incontri.

Durante

testo e regia Pascal Rambert

traduzione Chiara Elefante

scene Pascal Rambert e Anaïs Romand; costumi Anaïs Romand; luci Yves Godin; musiche Alexandre Meyer; assistente alla regia Virginia Landi

con (in ordine alfabetico) Anna Bonaiuto, Anna Della Rosa, Marco Foschi, Leda Kreider, Sandro Lombardi

e con gli allievi del Corso Claudia Giannotti della Scuola di Teatro “Luca Ronconi” del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa Miruna Cuc, Cecilia Fabris, Pasquale Montemurro, Caterina Sanvi, Pietro Savoi e con Ludovica Bersani, Giorgio Saglimbeni/Filippo Boncinelli, Amelia Varretta

produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa in coproduzione con structure production e Compagnia Lombardi-Tiezzi

Durata: 130 minuti senza intervallo

a Milano, Piccolo Teatro Grassi (via Rovello 2 – M1 Cordusio) dal 6 aprile al 5 maggio 2024 (martedì, giovedì e sabato, ore 19.30; mercoledì e venerdì, ore 20.30 domenica, ore 16; giovedì 25 aprile e mercoledì 1 maggio, riposo)