Milano si racconta. Il progetto El nost Milan arrivato alla terza parte va in scena al Teatro Carcano, dove aveva preso l’avvio. Il progetto triennale di teatro partecipato si rifà al testo di Carlo Bertolazzi, di cui aveva seguito le orme indagando i luoghi della povertà e raccontandoli in scena nel primo capitolo di El nost Milan, per poi indagare con maggiore difficoltà gli attuali luoghi della ricchezza, quella parte che nel Bertolazzi è I Sciuri.
Ora ad arrivare in scena è il testo del Bertolazzi, che aveva debuttato proprio al Carcano nel 1893, rielaborato grazie all’adattamento di Tindaro Granata, che, definitosi “il braccio” di Serena Sinigaglia, ha seguito l’operazione lungo tutti e tre i capitoli. Per lui, commenta ora, è stata l’occasione per scoprire i luoghi e lo spirito di Milano, sua città di elezione.
Serena Sinigaglia, da parte sua, non nasconde l’emozione, ricordando come il progetto sia nato in un momento di forte difficoltà: per non disperdere quella comunità che si era formata intorno al Teatro Ringhiera, quando questo era stato chiuso era nato il progetto per continuare quel rapporto con una comunità di cittadini. Infatti nelle prime due parti erano stati coinvolti 170 cittadini milanesi, attraverso dei laboratori per mettere in luce i luoghi della povertà e, con una difficoltà maggiore, quelli della ricchezza. Di quei 170 per questa terza parte ne sono stati selezionati una trentina, che pure hanno potuto contare sul sostegno anche di tutti gli altri, a dimostrazione di quanto lo spettacolo sia riuscito a creare una comunità.
Quei 30 cittadini selezionati tra i 170 ora formano il coro attorno a Lella Costa. A lei è affidato il compito di dare vita alla milanesità con i suoi personaggi e il dialetto. Proprio il recupero del dialetto è uno degli aspetti alla base di El nost Milan (accento sulla a perché non stiamo parlando della squadra di calcio). L’operazione non deve però spaventare, perché se in scena si parla il dialetto milanese questo è reso facilmente accessibile a tutti grazie ai sopratitoli. Insieme, per il pubblico è anche un’occasione per rivivere lo spirito della Milano di fine Ottocento e del suo modo di fare teatro. In scena sono infatti le quinte e i fondali dipinti come allora, sia pure senza rinunciare all’utilizzo della tecnologia.
Mi piacerebbe, commenta ora Lella Costa, che questo terzo atto di El nost Milan entrasse nel repertorio del nostro teatro e venisse riproposto ogni stagione in questo periodo.
(Nella foto un momento di I Sciuri, seconda parte di El nost Milan andata in scena la scorsa stagione al Teatro Carcano)
El nost Milan III parte
Adattamento per voce sola e coro ispirato all’omonima commedia di Carlo Bertolazzi
Un progetto triennale di arte partecipata a cura di ATIR e Teatro Carcano
Ideato e diretto da Serena Sinigaglia
Con Lella Costa e un coro di cittadini milanesi partecipanti ai laboratori di ATIR
Adattamento Tindaro Granata e Serena Sinigaglia
Traduzione dal dialetto milanese Domenico Ferrari
Scene Maria Spazzi; Costumi Paola Giorgi; Luci Roberta Faiolo
A Milano, Teatro Carcano, 5, 6 dicembre ore 19.30 / 7 dicembre ore 20.30 / 8 dicembre 2024 ore 16.30