Enzo Sellerio fotografa Palermo dai tetti della cattedrale, 1961. © Eredi di Enzo Sellerio

Enzo Sellerio e le sue foto esposte alle Gallerie d’Italia Milano

Niente stereotipi. Fotografando la Sicilia l’obiettivo di Enzo Sellerio non puntava sulla miseria. Più vicino a Chaplin che al neorealismo lo definisce ora la figlia Olivia. Tutto questo lo si può cogliere visitando la mostra “Enzo Sellerio. Piccola antologia siciliana”, esposta alle Gallerie d’Italia Milano dal 26 febbraio al 13 aprile 2025. Sono delle date che segnano anche delle ricorrenze, perché lui era nato il 25 febbraio del 1924 e infatti questa mostra chiude le celebrazioni dedicate al 100º anno dalla sua nascita.

La famiglia ha un’origine lombarda, racconta Olivia Sellerio, perché il suo bisnonno era nato ad Abbiategrasso. Aveva pensato di andare a insegnare al caldo: era finito in un paese siciliano, ma in montagna. Enzo Sellerio era invece nato a Palermo, una città che è protagonista di molte sue foto, come lo sono altre zone siciliane.

E protagonisti di molte foto sono i bambini, che in quegli anni li si vedeva giocare in strada, senza differenze di classe sociale. In una foto esposta in mostra, in particolare, si coglie la meraviglia dei bambini davanti all’Opera dei Pupi. La foto è stata scattata a Palermo nel 1955 ed è dunque tra le prime realizzate. Proprio del periodo dai primi anni ‘50 ai primi anni ‘70 sono le foto esposte.  Poi quando sono iniziati gli anni della grande violenza Enzo Sellerio ha smesso di fotografare: non voleva essere un testimone. Infatti, se ha fotografato un momento di fucilazione, è perché protagonisti sono dei bambini che stanno giocando. Scattando la foto gli era tornato in mente un famoso quadro di Goya (il 3 maggio 1808, ora al Prado).

La giocosità del padre è tra i ricordi che Olivia Sellerio ha condiviso con chi scrive queste note. Ed è una attenzione al gioco che si ritrova in molte sue foto con protagonisti bambini, che mettono nel gioco tutto il loro impegno. Perché il gioco è la forma in cui la vita dovrebbe essere vissuta.

Altre foto sono state scattate durante le processioni, molto frequenti a Palermo. Ma, anche in questo caso, l’obiettivo va a cercare le persone, i bambini, non i riti.

Guardando le foto esposte in mostra, una selezione dall’archivio Sellerio, si scopre lo sguardo di Enzo Sellerio con una ironia che a volte si coglie nei particolari, unita alla voglia di scrivere un racconto attraverso l’obiettivo.  Le foto, come un piccolo racconto, lasciano immaginare il prima e il dopo. Guardandole si è indotti a pensare a quanto è successo prima e a quello che succederà in futuro. Anche a una giovinezza di ieri e di oggi.

In Enzo Sellerio infatti era forte il desiderio di raccontare delle storie. Ma è facile immaginare che in quegli anni non fosse così semplice alzare la fotocamera per puntare l’obiettivo. Così Olivia Sellerio ricorda i viaggi sulla vecchia Peugeot, quando lei, bambina, veniva fatta addormentare sul sedile posteriore. Quando scendevano dall’auto sentivano le persiane che improvvisamente venivano chiuse, perché chi fotografava era visto come un estraneo da cui tenersi a distanza. E anche nella donna affacciata, soggetto di una foto, oltre all’attenzione alla architettura, con i riccioli della ringhiera che riprendono la formosità della figura, si può cogliere quell’ammiccamento al fotografo unito alla ritrosia.

Una sezione all’interno della mostra comprende delle foto di danza e una serie di ritratti di intellettuali e attori che hanno contribuito alla stagione culturale palermitana. Non va dimenticato infatti che fotocamera e libri hanno avuto un ruolo ugualmente importante nella sua vita: dapprima il racconto è stato attraverso la macchina fotografica e successivamente con le pagine dei libri, come editore, insieme alla moglie Elvira.

«La fotografia – era il pensiero di Enzo Sellerio ricordato dalla figlia – gioca nell’anticamera dell’arte, in attesa di giusta considerazione».

«Realizzata insieme all’Archivio Sellerio – è la presentazione di Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo -, questa nuova iniziativa è accolta nella Sala delle Colonne che, dopo le mostre su Maria Callas e Alighiero Boetti, si conferma spazio dedicato ai protagonisti dell’arte e della cultura del Novecento, portando oggi l’attenzione sulla straordinaria personalità di un maestro della fotografia italiana».

Con una selezione di 85 fotografie b/n la mostra  Enzo Sellerio. Piccola antologia siciliana è curata da Monica Maffioli e Roberta Valtorta e realizzata in collaborazione con l’Archivio Enzo Sellerio. E’ esposta alle Gallerie d’Italia di Milano dal 26 febbraio al 13 aprile 2025.

(Nella foto, Enzo Sellerio fotografa Palermo dai tetti della cattedrale, 1961. © Eredi di Enzo Sellerio)