Quattro anni esatti dall’apertura e Valentina Pescetto annuncia la stagione 2022-2023 di Factory32, che unisce le tante anime del teatro da lei creato e diretto con tanta passione, sempre lottando con tanta energia contro le difficoltà che questi anni hanno riservato a tutto il mondo del teatro (e non solo, naturalmente). Troviamo una attenzione all’aspetto internazionale, una visione rinnovata verso i classici e la voglia di scoprire nuovi testi e nuovi talenti. E allora, come dice lo slogan della ripartenza (“Come Back Home”), torniamo a casa.
Le proposte per questa nuova stagione di Factory32 sono molto differenziate. Coinvolgono animali a 2 o 4 zampe, più o meno feroci, preservativi, thé avvelenato, ascensori e stanze inquietanti. In quali spettacoli sta agli spettatori scoprirlo, con la certezza però di divertirsi, entrare in mondi da scoprire e magari scoprire anche un po’ di se stessi. Che è quanto può succedere vedendo Il calapranzi di Pinter, prima produzione del Factory32, rimandato per più stagioni per ragioni ben comprensibili. Dal 14 al 16 aprile sono in scena Gianluca Sollazzo e Vincenzo Paladino, che le prime due giornate si alternano nei ruoli, per poi lasciare alla sorte sotto forma di monetina lanciata il compito di decidere chi domenica interpreterà Ben e chi Gus.
Un altro grande classico del teatro fa da ispirazione a Nina. Lei è l’attrice del Gabbiano di Cechov ed è interpretata da Rossella Rapisarda, anche autrice insieme a Fabrizio Visconti, che cura la regia. Quello proposto da Eccentrici Dadarò dal 4 al 6 novembre è un momento di vita, di verità, di amore, di sogno, che arriva in scena, suscitando anche la risata degli spettatori.
Ad aprire la stagione di Factory32, dal 14 al 16 ottobre, è A tua immagine. Ispirato a Il Vangelo secondo Gesù Cristo di José Saramago parla di un incontro particolare tra Dio, Gesù e il diavolo. Interpretato da Enrico Ballardini, Giulia D’Imperio e Davide Gorla è anche l’ultima occasione per vedere su un palcoscenico italiano Davide, che poi partirà per il Cile. Un diavolo molto diverso, decisamente spiazzante, è quello che compare in Ivan e il diavolo Il mistero del doppio dei fratelli Karamazov, dal 12 al 14 maggio. Lo spettacolo, che ha segnato l’inizio del progetto Dostoevskij, parla di un incontro che si può vivere anche come il dialogo tra un regista e un attore. Ecco dunque che Alberto Oliva è in scena con Mino Manni.
Non è il diavolo, ma forse gli assomiglia quella bestia che, avvistata, induce un gruppo di ragazzi in vacanza in una casa isolata in Liguria a nascondersi in soffitta. Intitolato La bestia lo spettacolo dal 31 marzo al 2 aprile unisce aspetti horror alla violenza da tragedia greca. Scritto e diretto da Omar Nedjari è interpretato dagli studenti dell’Università Statale di Milano ed ex-allievi Centro Teatro Attivo.
Probabilmente non incontreremo mai una bestia come quella che incute terrore nei protagonisti di questo spettacolo. È invece una situazione di crisi che può riguardare molte coppie quella al centro di Una notte quasi orizzontale. Scritto e diretto dall’argentino Carlos Maria Alsina e mai rappresentato in Italia vede protagonisti Fabrizio Bianchi e Benedetta Marigliano dal 10 al 12 marzo. Un’altra situazione possibile, ma che ci si augura non succeda mai, è al centro di Xanax di Angelo Longoni, sia pure qui portata all’eccesso. I due protagonisti, un venerdì sera uscendo dal lavoro, si ritrovano bloccati in ascensore. Ci rimarranno 52 ore, durante le quali succederà un po’ di tutto. Lo spettacolo con Arturo di Tullio e Stefania Santececca va in scena il 26 e 27 novembre al Factory32, dopo un debutto nei due giorni precedenti ad AltaLuceTeatro.
Un fatto di cronaca inglese è alla base di Audizione scritto da Chiara Arrigoni con la regia di Daniele Santisi, che dal 27 al 29 gennaio ci mette di fronte al senso di responsabilità, di colpa e come possiamo reagire. L’audizione è un colloquio per un lavoro decisamente inquietante. Il requisito richiesto è di essere sieropositivi per partecipare nel pieno anonimato a un festino. I colpi di scena e le sorprese si susseguono ad animare lo spettacolo.
Caratteristiche molto diverse tra loro hanno gli altri tre spettacoli che compongono la stagione del Factory32. La regina dei ghiacci il 17 e 18 dicembre si rivolge in particolare ai bambini dai sei ai nove anni, che potranno così scoprire attraverso uno spettacolo l’importanza del ciclo delle stagioni.
“Una allucinazione dalla folle, sensazionale vita di Nico”: così la protagonista Margherita Remotti definisce Fata Morgana in programma dal 17 al 19 febbraio (il sabato in inglese). Non è un biopic, ma un racconto per far emergere l’essenza di Nico, musa ispiratrice di Andy Warhol e cantante rock per i Velvet Underground.
Nasce dall’incontro di due giovanissime attrici emergenti con un grande classico, Le Serve di Jean Genet, lo spettacolo di giugno (9 e 11). Allieve di Anime Sceniche, Aurora Marcianò e Miriam Malacarne interpretano le due sorelle Claire e Solange, mentre il ruolo di Madame è affidato a Daniela Lerva.
A ribadire l’attenzione di Factory 32 verso i giovani attori è l’ultimo spettacolo, il 10 giugno, che vedrà protagonista il vincitore del contest riservato agli allievi della propria scuola.
(nella foto di Maria Franca Mangano, Valentina Pescetto, alla direzione artistica di Factory 32)