«Io non dipingo corpi grassi: dipingo volumi». Lo diceva Fernando Botero motivando il suo stile pittorico. Era iniziato quando, a ventiquattro anni, aveva dipinto una natura morta con mandolino enfatizzando uno degli elementi ritratti, aumentandone le dimensioni come mai si era visto prima. Da quella prima volta l’artista colombiano aveva applicato lo stesso trattamento anche ai corpi umani, oltre che agli oggetti.
Questo stile caratterizza anche il ciclo dedicato alla Via Crucis La Passione di Cristo realizzato da Fernando Botero tra il 2010 e il 2011 con i soggetti visti non con il senso ironico che caratterizza i suoi lavori, ma con pietas e senso del dramma. «Nella serie, composta da 27 olii e 33 opere su carta – come si legge nella presentazione del ciclo di opere -, emerge la tematica religiosa, molto importante per il pittore. Tematica tra l’altro vicina al maestro sin dalla sua prima infanzia, trascorsa in quella Colombia così ricca di immagini devozionali – tanto nell’ambito pubblico che in quello privato – e pratiche religiose profondamente radicate nella cultura e nell’iconografia».
Durante la settimana di Pasqua del 2012, in occasione dei festeggiamenti per gli ottant’anni di vita dell’artista Fernando Botero ha donato la serie Via Crucis al Museo di Antioquia a Medellin, dove era nato nel 1932. Il Museo oggi la presenta per la prima volta dopo la recentissima morte del Maestro, il 15 settembre. Botero Via Crucis, prima sua mostra postuma, sarà esposta a Milano al Museo della Permanente dal 23 novembre al 4 febbraio 2024. Sono 60 opere tra oli e disegni preparatori, che consentono di scoprire uno degli aspetti meno conosciuti di Fernando Botero: il suo rapporto con l’eterno e con la religione. Si potrà guardare le opere pensando alle parole di Fernando Botero «L’arte è una tregua spirituale e immateriale dalle difficoltà della vita».
La mostra è prodotta da Next Exhibition, in collaborazione con Associazione Culturale Dreams, con curatela di Glocal Project e ONO arte. E’ anche un’occasione per mettere in dialogo due importanti sedi museali internazionali: il Museo di Antioquia – da cui proviene la collezione – e il Museo della Permanente, da sempre snodo culturale unico nel suo genere.
I biglietti saranno in prevendita con il circuito Ticket One da venerdì 29 settembre e in vendita anche presso il botteghino del Museo della Permanente.
(Nella foto, El beso de Judas di Fernando Botero, 2010 Olio su tela 138x159cm – Museo de Antioquia, Medellin, Colombia)