Teatro, danza, performance e musica sono protagonisti anche in questa settima edizione di FOG Triennale Milano Performing Arts. La stagione 2024 iniziata l’8 febbraio prosegue fino al 7 maggio 2024, articolata in 36 appuntamenti per un totale di oltre 100 repliche. Sono proposte da compagnie in arrivo da 14 Paesi del mondo, oltre che italiane (Giappone, Brasile, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna, Francia, Svizzera, Grecia, Portogallo, Capo Verde, Italia, Australia, Islanda, Stati Uniti). Tra queste delle compagnie che negli anni hanno conquistato il pubblico milanese, come la catalana Agrupación Señor Serrano che con Una Isla interroga le intelligenze artificiali per immaginare nuovi scenari (21-22 marzo). O come la svizzera Trickster-p che con The game coinvolge il pubblico su investimenti economici e rapporti con il denaro. E’ in programma dal 3 al 7 aprile alla Casa degli Artisti.
Non è l’unica uscita dagli spazi della Triennale. Al Teatro Filodrammatici El Conde de Torrefiel con Si respira nel giardino come nel bosco sceglie di sfidare ancora una volta le convenzioni del teatro (da lunedì 26 febbraio a sabato 2 marzo). Se per il gruppo spagnolo si tratta di un ritorno è un debutto quello che porta il 28 e 29 febbraio la compagnia romana Muta Imago a Fog per confrontarsi per la prima volta con i classici con una originalissima rilettura di Tre sorelle.
La danza è tra i protagonisti a FOG. Martedì 12 e mercoledì 13 marzo la compagnia italo-spagnola Kor’sia è impegnata nel travolgente IGRA, ambientato in un campo da tennis, che incrocia il balletto classico con la danza contemporanea.
L’acclamata compagnia di danza La Veronal mette in scena l’avventura universale di chi, varcata la soglia dell’adolescenza, si avvicina alla vita adulta carico di speranze e paure. Concepito per un pubblico di millennials, ma capace di rapire gli spettatori di tutte le età, Firmamento è in programma il 26 e 27 marzo.
Nel 2024 si conclude il quadriennato da Grand Invité di Triennale Milano di Romeo Castellucci.
Protagonista il 5 aprile anche di un inedito incontro con il coreografo greco Dimitris Papaioannou, Castellucci da giovedì 4 a lunedì 8 aprile presenta, come ultimo appuntamento, il nuovo Bérénice, ispirato all’omonima tragedia di Racine, che segna il ritorno del regista cesenate ai classici, in un confronto che vede protagonista l’attrice francese Isabelle Huppert, icona del cinema e del teatro contemporaneo.
Una delle caratteristiche di FOG è di essere un festival diffuso, che indaga il ruolo del teatro in dialogo con Milano. Così anche in questa settima edizione è coinvolto un network consolidato di partner come miart, Institut français Milano, Radio Raheem, Institut Cervantes, Fondazione Nuovi Mecenati, Teatro Out Off, Casa degli Artisti e DiD Studio. A questi si aggiungono quest’anno le collaborazioni con PAC | Padiglione d’Arte Contemporanea, Teatro Filodrammatici, Scomodo e PACTA dei Teatri.
Alto aspetto che caratterizza anche questa edizione, come si legge nella presentazione, è il mantenere «il suo sguardo aperto sul presente, nel tentativo di restituire la complessità delle suggestioni che lo attraversano (la violenza, il potere, i temi dell’identità, l’equilibrio dell’ecosistema, il dialogo con la città), ma senza dimenticare la lezione della storia, affrontando i classici da una prospettiva inedita».
(Nella foto Leafhopper un momento di Una Isla di Agrupación Señor Serrano, che sarà a FOG a marzo 2024)