Uno sguardo al passato per vivere il presente e progettare il futuro. Così il Teatro Franco Parenti affronta la stagione 2022-2023, quella che segna il 50º anno di vita del Teatro. Cinquant’anni che Andrée Ruth Shammah ha vissuto intensamente, fino dalla fondazione e le successive evoluzioni, con la ristrutturazione, l’apertura di più sale, la creazione dei Bagni Misteriosi, il sogno di un giardino segreto in Largo Franco Parenti. E naturalmente la programmazione di tutte queste stagioni, animate anche dalle sue regie, sempre curate nei minimi particolari. E sempre con una attenzione a offrire agli spettatori degli spettacoli che «non siano mai noiosi». 50 anni in cui il Teatro ha saputo entrare nel cuore dei milanesi.
50 è anche un numero che ritorna in questa stagione, perché tanti sono i titoli in cartellone, tra produzioni e ospitalità, anche con riprese di spettacoli che hanno fatto la storia del Teatro Franco Parenti. E’ il caso di Il malato immaginario, che Andrée Ruth Shammah dirige avendo nel cuore quello diretto allora, con Franco Parenti nel ruolo di Argan (ora è Gioele Dix da giovedì 6 al 23 ottobre). Lo spettacolo, alla 516ª replica, fa parte del filone Molière, insieme a Il misantropo con Luca Micheletti nel ruolo di Alceste (“torno a casa mia con gioia”, 11-30.4), Tartufo con Giuseppe Cederna e Vanessa Gravina (9-14.5), L’uomo che oscurò il Re Sole con Alessio Boni, tra parole e musica, dedicato appunto alla vita di Molière.
Ritornano anche alcuni successi delle scorse stagioni, come Per strada e Costellazioni, entrambi con la regia di Raphael Tobia Vogel. Inoltre, successo della scorsa stagione, Il delitto di via dell’Orsina di Labiche, che vede in scena Massimo Dapporto e Antonello Fassari. Quest’ultimo è anche nel cast di Farà giorno insieme ad Alberto Onofrietti e la regia di Piero Maccarinelli con la produzione del Teatro Franco Parenti. Che produce anche La leggenda del santo bevitore di Joseph Roth con Carlo Cecchi. E’ un titolo che suscita un ricordo cinematografico, come Settimo senso dedicato a Moana Pozzi con Nadia Baldi e A spasso con Daisy, che dal 25 al 30 ottobre vede protagonista Milena Vukotic.
Un’aria di famiglia aleggia sulle ospitalità, dove troviamo Remo Girone con Il cacciatore di nazisti basato sugli scritti di Simon Wiesenthal; Sergio Castellitto con Zorro Un eremita sul marciapiede di Margaret Mazzantini (25-29.1); Geppy Gleijeses insieme al figlio Lorenzo in Uomo e galantuomo di Eduardo; Anna Galiena, anche in veste di regista in Coppie e doppi; Stefano Accorsi dal 17 al 26 marzo in Azul, scritto e diretto da Daniele Finzi Pasca, che definisce lo spettacolo una «piccola rapsodia dedicata a quanti non si danno mai per vinti». La resa dei conti tra padri e figli è invece al centro di Agnello di Dio con Viola Graziosi e la regia di Piero Maccarinelli.
Ancora tra le ospitalità, a ottobre (18-23) con Sid Fin qui tutto bene Alberto Malanchino torna al Franco Parenti dopo il successo televisivo in Doc. A marzo (7-12) tratto da Kafka arriva lo spettacolo di Alessandro Gassmann dal titolo Racconti disumani con Giorgio Pasotti. Molto diversi altri due titoli: a novembre (2-6) troviamo il musical Tick tick Boom!, che Jonathan Larson scrisse ispirandosi alla propria storia. Ugualmente musicale è lo spettacolo di fine 2022 – inizio 2023 Stanno sparando sulla nostra canzone con Veronica Pivetti.
Rientrano invece nel filone internazionale Tchaika, liberamente ispirato al Gabbiano di Cechov, con una attrice e delle marionette, e uno spettacolo che il 15 novembre celebra il gemellaggio tra Osaka e Milano. Il capoluogo lombardo è anche protagonista di un filone che comprende – entrambi produzione Franco Parenti – Il racconto dell’incendio di via Keplero di Gadda (appunto milanese di nascita) con Anna Nogara; La Maria Brasca di Testori con Marina Rocco e la regia di Andrée Ruth Shammah dal 14 febbraio al 5 marzo 2023. Quest’ultimo apre anche il filone dedicato a Testori nel 100º anniversario della nascita, che in aggiunta vede in scena dal 7 al 9 giugno Cleopatràs con Anna Della Rosa diretta da Valter Malosti.
A completamento del cartellone sono alcune serate con omaggi a Dante Isella, Beppe Viola, Giovanni Testori. Inoltre una programmazione per bambini e la rassegna La Grande età. Questa, tra l’altro, comprende il nuovissimo progetto di promozione per spettatori over 70 Ti passo a prendere. Fermata Parenti!: un titolo che già dice tutto. Perché il teatro e le emozioni che può suscitare non conoscono carte d’identità.
(Nella foto di Giuseppe Pino, il famoso fotografo di jazz e spettacolo, recentemente scomparso, Andrée Ruth Shammah insieme a Maurizio Fercioni e Giovanni Testori, fondatori nel 1973 insieme a Franco Parenti e Dante Isella del Salone Pier Lombardo, dal nome della via. Nel 1989 ha preso il nome di Teatro Franco Parenti)