La cultura e lo spettacolo raggiungono le periferie, coinvolgendo anche chi non andrebbe a teatro. E’ quanto si propone il FringeMI Festival, definito una rassegna diffusa di spettacolo dal vivo, ideata e coordinata da Bardha Mimòs. Questa sesta edizione inizia il 31 maggio per proseguire fino al 9 giugno 2024 coinvolgendo 13 quartieri di Milano per oltre 200 eventi. Sono ospitati in 75 spazi disseminati in luoghi non strettamente teatrali. Sono bar, locali, due ostelli, due studi d’artista, un cinema, quattro librerie, due biblioteche, un hotel di lusso, la sede di una casa editrice, tante cascine, qualche ristorante e perfino un mercato comunale coperto, una falegnameria e la sede di una RSA.
Qui si possono trovare eventi per tutti i gusti: nuova drammaturgia, rimando ai classici, prosa, performance, teatro di narrazione, teatro-canzone, stand up e musica. Ma anche spettacoli per famiglie, presentazioni di libri, una tavola rotonda sullo spettacolo dal vivo nei luoghi ai margini, buskers, diversi spettacoli itineranti a piedi e uno anche in bicicletta. Quest’ultimo è Il campione e la zanzara di Faber Teater, che racconta la storia di Fausto Coppi e della zanzara che lo ha ucciso di malaria. In programma il 1° giugno, come si legge nella presentazione, «si snoda per le vie della città e il pubblico assisterà alle varie tappe a bordo della propria bicicletta, per riprendersi lo spazio che molto spesso a ciclisti e pedoni viene negato».
Il programma del FringeMI Festival si divide tra programma ufficiale e Fringe Extra. Il programma ufficiale è composto da 17 spettacoli, ripetuti per 5 sere consecutive, dal 4 all’8 giugno. Selezionati tra i quasi 300 proposti saranno votati ogni sera dal pubblico. Il vincitore potrà essere inserito nella programmazione del Teatro Elfo Puccini di Milano. Il Fringe Extra raccoglie altri spettacoli, performance e incontri che si svolgono in diversi luoghi dei quartieri, spesso con la partecipazione diretta dei suoi residenti.
Tra i tanti appuntamenti del FringeMI Festival è anche previsto un momento di riflessione. E’ giovedì 6 giugno, a mosso, uno degli spazi-simbolo della più recente rigenerazione urbana a base culturale. La tavola rotonda si intitola “Ai margini accadono cose”, la frase con cui nel 1948 il giornalista scozzese Robert Kemp evidenziò quanto stava accadendo alla periferia di Edimburgo, dando il nome (“margini” è la traduzione di “fringe”) a quello che da quel momento in poi sarebbe stato chiamato Fringe Festival.
L’attenzione alla sostenibilità è punto fermo anche di questa edizione del FringeMI Festival. Così è stata eliminata la carta al 90%, con unica eccezione del segnalibro con QR per scoprire tutti gli appuntamenti. Le scenografie sono realizzate utilizzando materiale riciclato e verranno a loro volta riciclate.
Uguale attenzione è riservata all’inclusività. Troviamo, tra gli altri, uno spettacolo studiato per consentire la comprensione a spettatori non vedenti, uno con interprete del linguaggio dei segni. E anche uno con l’utilizzo di odori e profumi.
(Nella foto, nel programma del FringeMI Festival, un momento dello spettacolo itinerante in bicicletta Il campione e la zanzara di Faber Teater, storia del campione di ciclismo Fausto Coppi e della zanzara che lo ha ucciso di malaria)