Mai letto il manifesto del Futurismo? Lo spettacolo Disprezzo della donna Il futurismo delle specie di Frosini/Timpano colma la lacuna. Lo si è verificato a Milano al Teatro Pim Off, dove è andato in scena lo spettacolo con Elvira Frosini e Daniele Timpano anche registi e interpreti.
Il disprezzo delle donne emerge chiaramente dalle parole tratte dagli scritti di Marinetti & C. La donna è vista come ostacolo per l’uomo. Ugualmente è valutato da sfuggire il romanticismo, l’amore eterno, la fedeltà, la famiglia. E se si sostiene il diritto al voto delle donne è solo perché convinti che distruggeranno il parlamento (e loro sono contro il parlamentarismo).
Logico che queste parole risveglino nel pubblico il disaccordo e la voglia di non condividere quanto affermato. Almeno si spera che questo avvenga, anche se ancora oggi rimangono alcuni non propensi a considerare la parità uomo-donna.
Frosini/Timpano, Elvira Frosini e Daniele Timpano, portano in scena tutte queste parole con un gran ritmo: nella presentazione all’inizio dello spettacolo si parla di declamazione dinamica. E il loro è un vero dinamismo, che tocca le parole, da «l’abbasso l’eguaglianza», bombardiamo, fuciliamo, a Gazurmah, l’automa dalle grandi ali di Marinetti. Ugualmente dinamici, con un gran ritmo sono i movimenti dei due attori in scena. I loro sono come due monologhi: scorrono paralleli con un susseguirsi di parole, che sono citazioni futuriste, non un dialogo o un racconto di storie.
Con Frosini/Timpano siamo davanti a una grande provocazione che, parlando contro le donne, si propone di ottenere un risultato completamente opposto. E in questo Elvira Frosini e Daniele Timpano sono davvero bravi. Non solo per il ritmo, sempre molto sostenuto, senza incertezze o soste. Anche i loro costumi, identici per entrambi, richiamano quella velocità, quel senso sportivo che era esaltato dai Futuristi. Contribuisce a questo anche il fatto che siano vestiti identici: assomigliando a un uomo, la donna può far dimenticare quel disprezzo di cui altrimenti è vittima. Secondo quanto emerge dalle parole dei Futuristi, tratte da molte fonti letterarie.
Il nuovo spettacolo firmato Frosini/Timpano appare molto diverso dai loro precedenti. Anche in questo caso a guidarli sono elementi storici, guardati con un occhio decisamente critico, che richiede uno stesso tipo di giudizio da parte del pubblico. Con i loro spettacoli parlano di fatti reali, di personaggi storici e non semplicemente dal punto di vista cronologico, ma facendone rivivere lo spirito e stimolando la voglia di ulteriore approfondimento. La Storia (quella con la S maiuscola) diventa spettacolo. Per il pubblico più giovane è una scoperta.
E’ possibile e molto interessante recuperare i precedenti loro lavori. Sono in scena a Lugano, al Teatro Foce, nel cartellone del Lac per il teatro contemporaneo, col lavoro Gli sposi sui coniugi Nicolae ed Elena Ceausescu, dittatori in Romania (12 novembre, unico con testo non loro ma di David Lescot). Successivamente a Pavia, al Politeama, con l’ormai classico Dux in scatola sul cadavere di Mussolini e relativo trafugamento (un racconto disincantato, ben lontano dall’apologia, 17 novembre).
(nella foto di Francesco Tassara, Daniele Timpano e Elvira Frosini protagonisti di Disprezzo della donna Il futurismo della specie)
Disprezzo della donna Il futurismo della specie
Drammaturgia, regia e interpretazione Elvira Frosini e Daniele Timpano
Disegno luci Omar Scala; Disegno del suono Lorenzo Danesin; Costumi Marta Montevecchi; Collaborazione alla drammaturgia e regia Francesca Blancato; Organizzazione Laura Belloni
Produzione Gli Scarti, Frosini/Timpano – Kataklisma teatro in collaborazione con Salerno Letteratura Festival
Immagine del manifesto Valentina Pastorino
a Milano al Teatro Pim Off, 9 e 10 novembre 2022