8 agosto: giornata internazionale del gatto. Un modo per dire: Vai in vacanza? Non abbandonare il gatto: è stato protagonista della tua vita fino a oggi ed è deciso a esserlo anche se vai in vacanza. A volte poi il gatto è protagonista a teatro e lo è da tanti anni. Quest’anno addirittura è il quarantesimo dal debutto a Broadway, avvenuto l’anno dopo la prima al New London Theatre, nel West End. Andò in scena al Winter Garden Theatre a Broadway il 7 ottobre 1982 e lì rimase fino al settembre 2000.
Naturalmente stiamo parlando di Cats, forse il più famoso musical nel mondo dello spettacolo. A Milano arriva molti anni, dopo, nel 1995 in inglese. Per il pubblico furono serate davvero emozionanti, con gli interpreti che come gatti passavano tra le poltrone e arrivavano a sfiorarti (chi scrive queste note ha ancora un gran bel ricordo) E come dimenticare “Memory”? Qualche anno dopo, nel 2008, un ritorno ancora in inglese, che precede di due anni la versione in italiano portata dalla Compagnia della Rancia. E per il pubblico è di nuovo amore. Perché quella raccontata da Cats non è una favola. E’ invece una cerimonia dei gatti, a cui noi umani siamo invitati ad assistere, per poter meglio comprendere l’essenza felina e quanto di umano c’è in loro. Ed è importante ricordare, come si dice alla fine di Cats, che «un gatto non è un cane».
Non è un cane nemmeno il protagonista di una delle scene più tenere e romantiche del cinema. Il gatto di Colazione da Tiffany, che lei – la fantastica Audrey Hepburn – chiama proprio gatto (nella versione italiana naturalmente), viene abbandonato prima in un cortile sotto la pioggia. Ma poi, pieno di pioggia è davvero protagonista di un romantico emozionante finale. Quale? Vi consigliamo la visione, nel caso il film manchi dai vostri ricordi.
(nella foto di Valeria Prina, due gattini fotografati in Macedonia del Nord)