Una particolare attenzione a Milano e la sua essenza anima la stagione 2023-2024 del Teatro Gerolamo. In pieno centro nel capoluogo lombardo il Teatro si propone come un gioiellino con platea e palchi tutto verde, il colore del teatro, come diceva Antonin Artaud. È uno spazio privato, un aspetto che consente una estrema libertà nelle scelte culturali, senza essere condizionato da logiche commerciali.
Molto più importante è incarnare lo spirito milanese. Ed è proprio questo che ha guidato le scelte del direttore artistico Piero Colaprico. Così la partenza il 16 settembre è un omaggio a Giovanni D’Anzi, l’autore di Oh mia bela Madunina, la canzone di Milano per eccellenza. Lo spettacolo Non dimenticar le mie canzoni è in programma il 16 settembre alle ore 20. In più, lontano da una tradizione prettamente teatrale, in base alle richieste del pubblico verranno studiate delle repliche online on demand. Dello spettacolo è autore Piero Colaprico, che gli ha dato anche il sottotitolo Osteria Gerolamo/1. Vuole infatti riproporre a teatro lo spirito dell’osteria, basato su una condivisione di interessi e di passioni. Settembre continua l’attenzione alla musica con uno spettacolo dedicato ad Amy Winehouse.
Ottobre è il mese dei monologhi, pur molto differenti tra loro. Il 7 e 8 è in scena Donna non rieducabile di Stefano Massini con Ottavia piccolo che fa rivivere l’impegno e la tenacia di Anna Politkovskaja. Molto diverso è Potevo essere io che il 14 vede Arianna Scommegna evocare in scena più protagonisti. Un’altra storia ancora è in programma dal 20 al 22 ottobre. E’ Tutto sua madre con il protagonista che sua madre è convinta sia omosessuale. Lui cerca di non deluderla e si adegua, ma lo è davvero? Infine dal 26 al 29 ottobre la compagnia marionettistica Carlo Colla & figli porta Dante delle marionette Gerolamo all’inferno, con Gerolamo, proprio quello a cui è intitolato il teatro, che va a cercare Dante all’inferno.
Novembre è il mese di Book City così si susseguono spettacoli con una origine letteraria. Sono Divine di e con Danio Manfredini ispirato a un romanzo di Jean Genet, La misteriosa fisarmonica della regina Loana (Umberto Eco), Sola in casa (Buzzati e Vittorini).
La musica e uno spirito natalizio sono protagonisti del dicembre 2023 al teatro Gerolamo. Dall’inizio del mese si susseguono Gente e gatti di ringhiera con le canzoni di Ivan Della Mea, Frida Piano solo con Frida Bollani Magoni, Gioia di Natale Ad ognun la sua stagione con l’Orchestra sinfonica di Milano. A chiudere l’anno, il 20 e 21 dicembre, è La notte della vigilia di Natale di e con Andrea Vitali, che si annuncia come uno spettacolo di teatro canzone tra sogno e realtà.
L’anno inizia con uno spirito leggero e la voglia di far ridere. Il 13 e 14 gennaio a proporre risate è Giullarate di Franca Rame e Dario Fo con in scena Lucia Vasini. Si prosegue con Dopodiché stasera mi butto e il 20 e 21 gennaio con il Concerto del nuovo anno 2024 con l’Orchestra sinfonica di Milano. A chiudere gennaio sono due spettacoli con Annagaia Marchioro: Metafisica dell’amore e Fame mia Quasi una biografia.
Febbraio al Gerolamo è il mese di marionette e circo. Le prime arrivano in scena con la compagnia Carlo Colla & Figli, che presenta il Carnevale degli animali da Saint-Saens e Gerolamo custode delle donne. Il circo dal 13 al 18 febbraio sorprenderà gli spettatori, che troveranno la sala completamente rivoluzionata: svuotata delle poltrone, dove è in programma il CircoTeatro Gerolamo, prevede gli spettatori tutti nei palchi. La chiusura del mese è con un incontro tra Italia e Francia sull’onda della musica: Chansonissima coinvolge Cesare Capitani e Giangilberto Monti.
Declinato al femminile è il mese di marzo con Ivana Monti in Preferirei di no (1-3.3); La lunga vita di Marianna Ucria dal romanzo di Dacia Maraini; Insostenibile leggerezza dell’essere dal romanzo di Milan Kundera il 16 marzo. Il giorno successivo, ancora con Cinzia Spanò è in programma Leggere Lolita a Teheran. Il 23 e il 24 marzo è di scena l’omaggio Enzo Jannacci dal titolo No tu no con Egidia Bruno, che canta una serie di canzoni tra le meno note di Jannacci.
Ad aprile è la lettura scenica L’avversario dal romanzo di Emmanuel Carrère: Arianna Scommegna e Mattia Fabris raccontano una storia vera e particolarmente inquietante.
Il finale di stagione sarà all’insegna della milanesità con recuperi dello spirito dell’osteria, del dialetto milanese e di un grande autore meneghino. Ed è uno spirito milanese ancor più esaltato dalla presenza in teatro del pianoforte su cui Giovanni D’Anzi componeva le sue canzoni.
(Nella foto un momento dello spettacolo Non dimenticar le mie canzoni. L’omaggio a Giovanni D’Anzi apre la stagione del Teatro Gerolamo)