Diciottesimo anno per Il Giardino delle Esperidi, il Festival di Teatro, Musica, Danza, Poesia. È in programma dal 23 giugno al 3 luglio 2022 nei borghi e sui sentieri del Monte di Brianza nella provincia di Lecco. Il festival, diventato maggiorenne, si propone, più che mai, di creare una connessione tra i luoghi e la natura da una parte e la cultura e gli spettacoli teatrali dall’altra. È un modo per far scoprire o valorizzare dei borghi, che nei tempi hanno perso abitanti, ma che in passato sono stati tappe di pellegrinaggi. Ma è anche un modo per consentire di vivere il teatro con meno strutture e integrato invece nella vita quotidiana e nella natura. Così, se uno spettacolo si svolge in un bosco non deve avvalersi di un parco luci degno di un teatro al chiuso.
Il programma coinvolge prosa, danza, poesia, arte giapponese con possibilità di laboratori. Propone molte camminate a contatto con la natura, immersi in paesaggi tutti da scoprire, per raggiungere il luogo dello spettacolo. A volte si tratta di rivivere momenti culturali importanti, come la lettura integrale di Cesare Pavese dalla mattina alla mezzanotte dal 27 al 30 giugno, a Campsirago. Il pubblico può scegliere che cosa ascoltare, grazie al dettagliato programma stabilito. Oppure si tratta di riscoprire dei testi di autori futuristi, poco ripubblicati. Lo propongono Daniele Timpano ed Elvira Frosini con “Disprezzo della donna Il futurismo della specie”, che tocca temi ancora attuali, come il femminismo, il pacifismo e l’interventismo. Il testo, dopo una prima presentazione sotto forma di lettura, è ora diventato uno spettacolo (1° luglio a Campsirago).
In altri casi lo sguardo è rivolto al passato di uno spettacolo teatrale, di cui sono andate in scena 130 repliche: è il caso della riconsiderazione de “Il nome della rosa”. Dello spettacolo, tratto dal romanzo di Umberto Eco, il 2 luglio a Campsirago vengono evocati meccanismi scenografici e rapporto tra gli attori. Un altro sguardo al passato è rappresentato da “Alfredino”. Andato in scena alcuni anni fa, indaga su come era stato vissuto questo primo episodio di televisione del dolore, di come è ricordato o rappresenta una scoperta per chi allora non c’era (29 giugno a Villa Patrizia, Bevera di Sirtori).
Altri spettacoli sono delle anteprime, come “Trucioli”, proposto da Gli Omini, che, come una raccolta di indagini svolte in 10 anni, dà voce a chi spesso non ce l’ha. In programma il 23 giugno a Olginate precede il concerto-spettacolo Filmoni, dedicato ai film di una vita. O ancora, momenti di danza con coinvolgimento del pubblico o passeggiate nel paesaggio. E’ Following the sun, con una camminata da Biglio inferiore a Mondonico tra le 18 e le 20, nel momento in cui il giorno cede il passo alla notte, per sottolineare l’importanza del camminare nella natura, permettendo di assaporarne il piacere. A chiudere il festival Il Giardino delle Esperidi è invece la musica con sei dj.