E’ una barca incagliata nella sabbia. E’ lo scheletro osseo di un gigante del mare, come una balena. Così nel Patio Sud di Condeduque a Madrid si presenta l’installazione “El no Retorno” (Il non ritorno) realizzata dall’artista peruviana Cecilia Paredes.
Si presenta come una barca realizzata con l’utilizzo di più materiali, come legno, ferro, tela, sabbia, pietra, coloranti. Ma il significato della installazione trascende i materiali. E’ una metafora del tormentato cammino degli individui. In particolare i migranti, costretti a lasciare la famiglia, la casa, i propri desideri per intraprendere un viaggio che gli è apparso inevitabile. Tutto questo è simboleggiato con questa installazione che evoca una nave distrutta da una tempesta devastante. E’ semisepolta nella sabbia, ormai fuori dal suo elemento naturale, il mare, come sradicato dalla sua terra è quel viaggiatore. Insieme l’installazione, per la sua struttura, ricorda anche uno scheletro osseo di un grande abitante del mare. Ugualmente spiaggiato. Non più in grado di riprendere il mare, come questo viaggiatore sa di non riuscire più a recuperare quelle tradizioni in cui fino a quel momento si era mosso.
E’ una atmosfera epica quella che evoca questa installazione, con scricchiolii e sogni andati delusi. La realizzazione di El no retorno è di Cecilia Paredes, l’artista nativa di Lima, che ora vive tra la capitale peruviana, Filadelfia, San José di Costarica. E’ a cura di Blanca Berlin con la collaborazione del Museo Universitario di Navarra. Inaugurata l’8 novembre dalle 18 alle 20, su prenotazione, può poi essere vista dal 9 novembre al 22 gennaio 2023 tutti i giorni dalle 10 alle 21 (fino alle 14 la domenica) nel cortile sud del Centro de Cultura Contemporánea Condeduque, a Madrid (Calle Conde Duque 11).