L’arte del Novecento nel suo versante figurativo è al centro della mostra “La dignità della figura” a Fortunago dal 16 luglio al 17 settembre. Curata da Luigi Cavallo in collaborazione con Oretta Nicolini e Pino Jelo è in programma all’Auditorium Giovanni Azzaretti nel borgo in provincia di Pavia.
Sono 51 opere, una per ogni artista, alcuni nati alla fine dell’Ottocento, la maggior parte nel secolo scorso, tra i più famosi pittori del 900. La mostra rappresenta così la naturale continuazione dell’esposizione “La natura dipinta” vista lo scorso anno.
La medesima linea culturale caratterizza anche la pubblicazione che documenta l’esposizione attuale (Edizioni Industria Grafica Pavese) che risulta così complementare alla precedente. Anche questa volta forte è l’attenzione alla qualità e la serietà con cui gli artisti hanno inteso e praticato il lavoro creativo.
Queste le parole di Luigi Cavallo, curatore della mostra, tratte dal catalogo. «L’argomento scelto per il 2023 intende fornire un momento di riflessione su quanto è stata, ed è, la presenza della figura umana nella sua realtà e verità, nella sua palpitante rispondenza poetica con le profonde risonanze nei significati e nei ragionamenti maturati nei secoli e dei quali hanno tenuto conto gli artisti moderni. Ritratti, autoritratti, nudi maschili e femminili, composizioni in cui comunque affiora il riscontro o il ricordo della figura espansa e dedotta in un mondo creativo che è tuttora nutrimento di sensibilità e fantasia, di riferimento, magari per compensazioni vitali, o provocazioni». E ancora «La consonanza di figura e dignità comporta una chiara possibilità di lettura formale: nelle pagine proposte il denominatore comune è la riconoscibilità del soggetto, una partecipazione tenera, o dolorosa, senza difficoltà per quanto si è soliti chiamare “aspetto umano”».
Come introduzione alla mostra sono due oli su tela “fuori tempo”. Sono Il Generale Belgiojoso in costume da guerriero, attribuito a Gaspare Landi del 1791/92 e Ritratto di Anonimo toscano del XIX Secolo. Si vuole sottolineare così l’intenzione di mostrare la figura umana rispettandone proporzioni e atteggiamenti, prima che altri linguaggi affrontassero l’argomento puntando sulla deformazione, la mostruosità, la messa in scena della realtà senza filtri.
La mostra “La dignità della figura” si avvale del contributo della Fondazione Banca del Monte di Lombardia, particolarmente attenta alle espressioni artistico-culturali della Lombardia. Si inaugura domenica 16 luglio alle ore 17.30. E’ esposta all’Auditorium Giovanni Azzaretti a Fortunago fino al 17 settembre. Si può visitare tutti i sabati e domeniche dalle 16 alle 19 e da lunedì a venerdì su appuntamento.
(Nella foto, l’Olio su tela dal titolo Salomè. L’opera è stata realizzata da Franco Rognoni nel 1984 ed è esposta a Fortunago nella mostra “La dignità della figura”)