Marina Rocco è la Maria Brasca, scelta da Andrée Ruth Shammah per questa nuova edizione della pièce di Testori. Dal 14 febbraio lo spettacolo di Andrée Ruth Shammah segna l’inizio delle celebrazioni di Testori in occasione del centenario della sua nascita. Interpretato per la prima volta nel 1960 da Franca Valeri è stato successivamente portato in scena nel 1992 da Adriana Asti, diretta da Andrée Ruth Shammah. Come allora c’era stato un passaggio di testimone tra le due attrici ci sarà anche questa volta: con quali modalità rappresenta una delle sorprese per il pubblico.
Il legame con la messinscena del 1992 è anche nei costumi, realizzati seguendo le indicazioni molto precise lasciate da Carmela, la sarta di allora. La nipote Simona Dondoni le ha potute seguire nei particolari, creando un altro legame con la precedente messinscena, che vedeva Adriana Asti nel ruolo del titolo. Ora le succede Marina Rocco, che non nasconde la sua emozione di fronte a questo ruolo che continua a sorprenderla. Altre sorprese sono invece riservate agli spettatori più attenti ai dettagli. Troveranno una radio d’epoca da cui si sente “24.000 baci” di Celentano, eco di quanto avviene in scena. E ancora, si sente il suono di un treno, allusione alla Gilda (La Gilda del Mac Mahon), che voleva farla finita gettandosi sotto un treno.
Al centro di questa storia piena di vita c‘è la Maria Brasca, 27enne operaia, decisa a lottare per tenersi l’uomo di cui è innamorata e con cui vuole costruire il suo futuro. È Romeo Camisasca, di 3 anni più giovane, fannullone, che piace molto alle altre e in particolare a una con cui tradisce la Maria Brasca. Ma lei è decisa a riprenderselo. A interpretare Camisasca è Filippo Lai, origine toscana ma ormai lombardo di adozione. Racconta di aver scritto sul suo copione “la solitudine di Romeo Camisasca”.
Lo spettacolo debutta al Teatro Franco Parenti il 14 febbraio. Il debutto in coincidenza con la festa di San Valentino non è casuale. È stato scelto perché è l’unico testo di Giovanni Testori che finisce con la vittoria della vita, fuori da convenzioni o compromessi e racconta la Maria Brasca come una donna libera e vincente.
La Maria Brasca segna l’avvio del palinsesto del centenario di Testori. Altri appuntamenti già programmati sono l’8 maggio “Testori con-sonante”, che coinvolge diverse attrici impegnate a cimentarsi con la lingua di Testori. In particolare con le consonanti. Dal 7 al 9 giugno è invece in scena “Cleopatràs” con Anna Della Rosa e la regia di Valter Malosti. Sono i primi eventi in programma al Teatro Franco Parenti, nato appunto dalla volontà di Giovanni Testori, Andrée Ruth Shammah, Maurizio Fercioni, Dante Isella e Franco Parenti, di cui successivamente ha preso il nome.
Altri appuntamenti saranno invece a Casa Testori.
(nelle due foto affiancate, Marina Rocco e Filippo Lai protagonisti di La Maria Brasca di Giovanni Testori con la regia di Andrée Ruth Shammah)
La Maria Brasca
di Giovanni Testori
uno spettacolo di Andrée Ruth Shammah
con Marina Rocco, Filippo Lai, Luca Sandri e Mariella Valentini.
scene Gianmaurizio Fercioni; costumi Daniela Verdenelli
riallestimento a cura di Albertino Accalai per la scena e Simona Dondoni per i costumi
luci Oscar Frosio; musiche Fiorenzo Carpi
scene costruite presso il laboratorio del Teatro Franco Parenti. (Si ringrazia Pinina Carutti per il suo sguardo colto e profondo)
produzione Teatro Franco Parenti / Fondazione Teatro della Toscana.
Durata: 1 ora e 45 + intervallo
A Milano al Teatro Franco Parenti dal 14 febbraio al 5 marzo 2023 in prima nazionale