La vita, le esperienze, le battaglie lgbtqia+ sono al centro di Lecite Visioni. Il Festival dedicato al teatro lgbtqia+ è in programma dal 3 al 7 maggio 2023 al Teatro Filodrammatici di Milano che lo promuove e organizza. Michele Di Giacomo, attore e regista, ne è il nuovo direttore artistico, che commenta «Stiamo vivendo anni importanti nell’ambito dei diritti LGBTQIA+. C’è una forte spinta al cambiamento a partire dal linguaggio, passando per la ridefinizione di ruoli, generi, nomi e che mira a coinvolgere la società intera, con la necessità di modellare un mondo dove ogni persona possa vivere libera di essere, amare, senza pregiudizi e discriminazioni». E aggiunge «Lecite Visioni vuole essere uno spazio di confronto per attuare assieme questi cambiamenti. Un luogo libero, che accoglierà storie, artisti, linguaggi, riflessioni del nostro presente per immaginare la società del futuro, grazie al linguaggio dell’arte».
«Questa decima edizione del festival – è il commento di Bruno Fornasari, co-direttore artistico del Teatro Filodrammatici – sarà ricca di novità e nuove prospettive. Mai come in questo momento ci sembra importante sottolineare la bellezza e il valore di aver scelto un termine come “visioni”. Una parola che parla simultaneamente di presente, quello che vediamo, e di futuro. Un futuro che, una volta immaginato, dobbiamo impegnarci a costruire».
Tema di questa edizione è LIFE, STILL. La locuzione inglese gioca sull’opposto di natura morta (still life), per proporre un’esplosione di vita, un caleidoscopio di vissuti da attraversare assieme, perché tutte le esistenze devono trovare il loro spazio di rappresentazione.
La prosa è al centro del festival, raccontando storie diverse per considerazioni diverse. Il 3 maggio con Acanto di Nicola Russo sono due generazioni, un uomo e un ragazzo a confronto su vari temi. Il 4 maggio ugualmente alle ore 21, duemillimetri di Dario Muratore e Massimo Vinti è ispirato a una storia vera, il “delitto di Giarre”, in cui Giorgio e Antonino, il 31 ottobre 1980, due giovani ricercatori vengono uccisi a causa del loro amore. I loro corpi, come scrisse la stampa di allora, vengono trovati “quasi abbracciati”, “quasi per mano”.
Il 5 maggio alle ore 20.00, è prevista una passeggiata notturna per Milano con Donata. E’ parte della serie Queer Tour di Nina’s Drag Queen (in replica domenica 6 maggio, alle 20.00). Lo stesso giorno, ore 21.00, con Cloud il danzatore Giovanfrancesco Giannini propone, un percorso tra immagini e video per riflettere su problemi contemporanei. Si va dalla persecuzione degli omosessuali in Cecenia alla raffigurazione del corpo femminile nell’arte.
Sabato 6 maggio, ore 21.00, va in scena Catterina, elaborazione drammaturgica a cura di Andrea Macaluso e Silvia Paoli. Racconta la storia vera di Catterina Vizzani che, nell’Italia del 1700, visse come uomo dall’età di 14 anni fino alla morte.
Domenica 7 maggio, ore 17.00, Lovers, Dogs and Rainbows, scritto e diretto da Rudi van der Merwe. E’ una performance sull’eredità culturale e l’identità, in forma di drag show.
Il programma di Lecite Visioni è completato da incontri, dibattiti, presentazioni di libri e laboratori artistici per discutere, approfondire, condividere i temi.
Tra le letture è in programma la presentazione dei libri L’anello di Bindi. Canzoni e cultura omosessuale in Italia dal 1960 a oggi di Ferdinando Molteni (4 maggio, ore 19.00); Pasolini acquatico e felice / Pasolini by the weather contented (5 maggio, ore 19.00). Domenica 7 maggio, ore 11.00, il Premio Carlo Annoni proporrà la lettura di Vomito di Dio (in Cecenia non ci sono gay) di Francesco Magali, che denuncia la repressione sistematica e violenta delle persone LGBT da parte delle forze dell’ordine, basandosi su fatti reali e documentati, come la storia d’amore, finita in modo tragico e violento, tra Bergan Ismail, un ragazzo ricattato dai suoi compagni per la sua omosessualità, e un suo insegnante.
Tra i workshop, il laboratorio gratuito di scrittura giornalistica e critica Stratagemmi – Prospettive Teatrali, rivolto a dieci giovani under 30, in programma dal 23 marzo al 20 aprile. Liv Ferracchiati con Mi fa male l’autofiction! suggerirà come redigere un monologo in prima persona senza cedere all’autoreferenzialità. Inoltre il laboratorio di drag queen.
(Nella foto di Tiziano Massaroni, un momento dello spettacolo di Giovanfrancesco Giannini, all’interno del programma del Festival Lecite Visioni, dedicato al teatro lgbtqia+)