Il cast dello spettacolo L'empireo al Teatro Carcano foto Serena Serrani

L’Empireo visto al Teatro Carcano

Con L’Empireo siamo trasportati nel marzo 1759, contea sperduta nell’Inghilterra rurale, e sono i giorni del passaggio della cometa di Halley. Sul palcoscenico del Teatro Carcano, secondo la regia di Serena Sinigaglia vediamo le attrici sedute in semicerchio. Con dei fogli in mano ognuna presenta il suo personaggio, raccontandone problemi legati alla vita casalinga, tra lenzuola da stirare e coltivazioni di porro da seguire. Loro interpretano 12 donne chiamate a giudicare non la colpevolezza di una ragazza accusata di aver ucciso un bambino. E nemmeno che tipo di sentenza emettere. In un’ora dovranno invece giudicare se Sally è veramente incinta come sostiene, perché se lo è la sentenza di morte non può essere eseguita.
È un giudizio di cui almeno alcune di loro sentono la responsabilità perché, come dice una, questa è una decisione con cui dovremo condividere tutta la nostra vita. Attraverso le parole di una di queste donne giudicanti scopriamo che le impiccagioni sono frequenti, ma a Londra sono ancora di più.

Il giudizio se la gravidanza sia reale o inventata è affidato a metodi che nulla hanno di scientifico. Una chiede se ha mal di gola, perché quello per lei è un sintomo. Così un’altra commenta che
sappiamo più della cometa di Halley che del corpo delle donne. Alla fine le donne arrivano a un giudizio all’unanimità, ma non è conforme a quello desiderato dal giudice: le conseguenze saranno che…

Seguendo uno stile che potremmo definire semiscenico le donne le vediamo sedute o in piedi, con altri movimenti demandati al racconto. Indossano tutte abiti neri che potrebbero essere attuali. Sono dunque donne di oggi, attrici a cui è affidato un copione da portare in scena per raccontare una storia del passato. È quel copione che loro sfogliano, su cui leggono personalità e occupazioni casalinghe, per poi raccontare 
anche momenti drammatici vissuti da queste donne. Che, nulla sapendo di medicina e di scienza, sono chiamate a un giudizio solo sulla gravidanza: mai è in discussione la pena di morte. A questa invece ineggia la folla all’esterno, con urla che si sentono quando si immagina l’apertura di una finestra. Per questa folla mossa da pregiudizi deve essere morte.

Qualcosa di scientifico però c’è, perché il perielio della cometa di Halley è stato davvero il 13 marzo 1759. Il passaggio in epoca più recente è stato nel 1986. In scena con L’Empireo Arianna Scommegna nel ruolo della levatrice commenta che “i posteri si vergogneranno di noi”. Non si può che concordare: tra i due passaggi della cometa e anche ora molto è cambiato. Almeno in Europa. Oggi, in una situazione simile, si discuterebbe sulla pena di morte, ma è vero che per le donne c’è ancora molta strada da fare. Ancora di più però in quei Paesi dove la donna – nessun diritto, nessun rispetto- è considerata solo in quanto progenitrice. Sono considerazioni che la regia di Serena Sinigaglia, per nulla tradizionale, ben evidenzia, suscitando più interrogativi.

(Nelle foto di Serena Serrani il cast di L’Empireo)

L’ EMPIREO
tratto da The Welkin di Lucy Kirkwood
regia Serena Sinigaglia
con, in ordine alfabetico, Giulia Agosta, Alvise Camozzi, Matilde Facheris, Viola Marietti, Francesca Muscatello, Marika Pensa, Valeria Perdonò, Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna, Chiara Stoppa, Anahì Traversi, Arianna Verzeletti, Virginia Zini, Sandra Zoccolan
traduzione Monica Capuani e Francesco Bianchi; dramaturg Monica Capuani
produzione Teatro Carcano, Teatro Nazionale di Genova, Teatro Stabile di Bolzano, LAC – Lugano Arte Cultura, Teatro Bellini di Napoli
Spettacolo selezionato nell’ambito di Next laboratorio delle idee(edizione 2024/2025)
fotografie Serena Serrani
a Milano, Teatro Carcano, dal 24 al 26 gennaio 2025
e in tournée 17/02/2025, Forum Bressanone; 18/02/2025, KiMM Merano; 19/02/2025, Teatro Comunale Vipiteno; 20/02/2025, Teatro Cristallo Bolzano; 21/02/2025, NOBIS Bruneck.Brunico; 8-13/04/2025, Teatro Gustavo Modena Genova; 15-16/04/2025, LAC Lugano, 29-30/04/2025, Teatro Verdi Pordenone