Favolosi. Con Massimo Lopez e Tullio Solenghi ogni tema è occasione di risate, senza cadere nel qualunquismo. Lo spettacolo Dove eravamo rimasti, a Milano al Teatro Manzoni, inizia con una nuvoletta di fumo spruzzata prima dell’apertura del sipario, spacciata come in grado di far cogliere il lato comico della realtà. Superfluo aggiungere che il sussidio suscita ilarità, ma è inutile, perché fin dai primi momenti si ride. Massimo Lopez intona My Way e Tullio Solenghi fa il possibile per rovinarlo, con la complicità del pubblico, che si diverte.
Lo spettacolo è una cavalcata nei tempi e nei temi, lungo l’Italia, e i termini italiani. Per i più grandi sono alcune battute bene inserite, come “una telefonata allunga la vita”, spot pubblicitario con Massimo Lopez, che quasi trent’anni fa aveva conquistato il pubblico. E non manca il Dadaumpa delle Kessler. All’opposto, altri momenti guardano con ironia alle tecnologie attuali.
Non mancano alcune delle imitazioni che hanno reso entrambi famosi: mai dimenticate e viste anche in alcune foto, permettono esilaranti siparietti. In scena compaiono personaggi diversi, tutti da scoprire. Alcuni trovano una loro ambientazione sullo schermo posto sul fondale. Qui scorrono anche – altra occasione di risate – alcuni quadri famosi, che volendo possono essere interpretati in modo buffo, come è inevitabile ridere sul politicamente corretto applicato alle favole. Risate che diventano occasione per riflettere su alcune delle tendenze attuali, che più appaiono ridicole. Coinvolgendo Giacomo Leopardi e la sua ”A Silvia” si ride su accenti e relativi dialetti con un excursus che permette di attraversare l’Italia.
Tutto lo spettacolo è una dimostrazione di come ogni cosa possa essere vista da un lato diverso, che si presta a strali e conseguente divertimento per il pubblico che rimane sorpreso.
Ma, come nella vita sorrisi e riflessioni convivono, anche lo spettacolo propone momenti diversi. Anche musicali, con Massimo Lopez di cui sono ben note le ottime doti di cantante, accompagnato dalla Jazz Company diretta dal M° Gabriele Comeglio. In altro momento, su quello stesso schermo che aveva permesso di ridere sulla interpretazione dei quadri, vengono proiettate più foto di Anna Marchesini. È un affettuoso ricordo che Massimo Lopez e Tullio Solenghi condividono con il pubblico, a dimostrazione che nulla si cancella o rinnega del passato artistico. E il loro, quello del Trio, è un passato che parla di satira e voglia di guardare la realtà senza condizionamenti, cogliendone lati meno prevedibili. Che spesso sono ridicoli: da ridere, appunto. E oggi, più che mai, c’è bisogno di una pausa dalla realtà che ci circonda: finché è possibile, finché la satira trova spazio significa che siamo in un clima di libertà.
(Nella foto di Marco Caselli Nirmal uno dei momenti esilaranti di Tullio Solenghi e Massimo Lopez in Dove eravamo rimasti al Teatro Manzoni a Milano)
Dove eravamo rimasti
Con Massimo Lopez e Tullio Solenghi
Spettacolo di arti varie scritto da Massimo Lopez e Tullio Solenghi con la collaborazione di Giorgio Cappozzo
con la Jazz Company diretta dal M° Gabriele Comeglio
Una produzione International Music and Arts
A Milano, Teatro Manzoni dal 19 dicembre 2023 al 1° gennaio 2024 (feriali ore 20,45 – 24 e 25 dicembre riposo; 26 dicembre e 1° gennaio ore 17,30; 31 dicembre ore 17,30 e 21,30)