Maria Callas il mito. Contro ogni previsione, perché veniva da una famiglia greca immigrata a New York ed è diventata l’artista più acclamata in un mondo non più così popolare come quello dell’opera lirica. Una dimostrazione della forza del talento e della determinazione di una soprano, di cui ora si celebrano i 100 anni dalla nascita. Il programma Callas 100 inizia con una mostra fotografica fino al 18 febbraio 2024 presso le Gallerie d’Italia Milano. Curata da Aldo Grasso si intitola “Maria Callas. Ritratti dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo”. Sono 90 foto in bianco e nero più una a colori, che raccontano alcuni momenti della sua vita privata dal 1954 al 1970. Sono foto di cronaca che vengono dall’archivio Publifoto, acquistato da Intesa Sanpaolo per preservare e valorizzare i ricordi di quasi un secolo. Precisamente dal 1937 quando l’agenzia era stata fondata da Vincenzo Carrese.
Aldo Grasso, progettando la mostra, ha scelto le immagini tra 1500 conservate nell’archivio dell’agenzia Publifoto con protagonista la Callas. L’attenzione si concentra in particolare sugli anni in cui erano i rotocalchi a far conoscere al pubblico storie e personaggi in vista, che allora non si chiamavano ancora Vip. È il periodo in cui la televisione avvia le trasmissioni in Italia, considerato fino al 1970, quando inizia a occuparsi anche di quella che si chiamava cronaca rosa e gossip. Così è proprio a un fotografo di Publifoto che si deve lo scoop Callas-Onassis. Si erano conosciuti sul panfilo dell’armatore greco, dove la Callas era salita convinta dal marito Giovanni Battista Meneghini, che voleva farla accettare dalla cosiddetta bella società internazionale. Tra loro parlavano greco, un fattore che sicuramente aveva determinato una immediata maggiore intimità.
In mostra si possono vedere immagini scattate nella casa di via Buonarroti a Milano, dove ha abitato a lungo o in strada con la segretaria. La vediamo tra la folla che la inneggiava, con i fotografi che la inseguivano, contribuendo a crearne il mito. Ed è un mito che si fonda sul suo grande talento. La sua voce, amata dai più grandi direttori d’orchestra, l’ha resa popolare anche tra chi magari a Teatro non l’aveva mai vista. Il mito continua ancora oggi, quando la sua voce passa solo attraverso registrazioni e dischi.
Altra consacrazione attraverso una foto che la immortala a cena tra Luchino Visconti, Ghiringhelli sovrintendente della Scala, il marito Meneghini e Valentino Bompiani, l’editore che le porge un mazzo di fiori. Alcune foto sono decisamente di cronaca, altre posate. Ma c’è anche un ritratto realizzatole da Tazio Secchiaroli, il fotografo di Fellini e della Dolce Vita (ma non solo), datato 7 gennaio 1958.
La mostra, oltre a far conoscere aspetti inevitabilmente oggi meno noti della Callas, offre anche uno spaccato della società di quegli anni, quando era una soprano a essere acclamata dalla folla in strada o all’arrivo in stazione. Attraverso le foto si scoprono, oltre agli interessi del pubblico, anche gli abiti di allora. C’è anche un ricordo che ha un particolare valore per la storia di Milano, perché la Callas è fotografata alla prima della Dolce Vita al cinema Capitol (inutile ricordare che questo è uno dei cinema di Milano chiusi da molti anni). Pochi mesi dopo, il 13 settembre 1960 è fotografata insieme a Ranieri e Grace di Monaco (la Grace Kelly di cinematografica memoria) a Palermo e il 4 luglio ancora con loro. Da notare che ha la borsa al braccio, come si portava allora. Così la mostra diventa una occasione per cogliere costume e moda di un’epoca.
Nelle foto vediamo la Callas dalla Biki, che allora vestiva le signore della buona borghesia milanese. Ma per la Callas non è solo un fatto di moda. E’ anche una prova della sua determinazione, perché in un primo momento la sarta delle milanesi, come lei voleva essere chiamata (per gli stilisti mancano ancora molti anni) si era rifiutata di vestirla, considerandola dozzinale: troppo grassa e poco elegante. Poco adatta a un abito Biki? Nel giro di pochi mesi Maria Callas era dimagrita, pronta a essere trasformata dalla Biki in una delle 10 donne più eleganti del mondo.
Maria Callas. Ritratti dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo
mostra fotografica a cura di Aldo Grasso.
Alle Gallerie d’Italia Milano dal 9 novembre al 18 febbraio 2024. Ingresso da via Manzoni 10 (5 euro) e da piazza della Scala dal 6 dicembre quando inaugura la mostra ‘Moroni (1521 – 1580). Il ritratto del suo tempo’ (10 euro)
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Ingressi gratuiti sabato 2 dicembre per il Callas Day e domenica 3 dicembre come tutte le prime domeniche del mese.