Entra con un abito rosso e il racconto comincia. Maria Paiato fin dalle prime righe con la sua lettura porta lo spettatore nel mondo immaginato da Éric-Emmanuel Schmitt. Questa è L’avvelenatrice, storia di Marie Maurestier al profumo di arsenico. Prende vita al Teatro Filodrammatici a Milano attraverso la lettura interpretata di Maria Paiato. E conquista gli spettatori. È una storia all’insegna della ambiguità, perché la protagonista, ormai 70enne, è stata accusata di aver avvelenato tre mariti e anche il giovane amante. Ma mancano le prove, così lei ora si aggira, seminando inquietudini e mormorii, nel piccolo comune di Saint Sorlin en Bugey, oggetto della curiosità generale. Tutti la temono, perché questi sono delitti a fosche tinte (forse). Quando nel paese arriva il nuovo parroco, giovane e affascinante, lei studia una insolita arma di seduzione in confessionale. Quale e il seguito sono da scoprire.
Maria Paiato ammalia il pubblico con questa storia inquietante, portandolo a dubitare, immaginare, anche ridere. Lo induce a credere all’avvelenamento, ma anche, all’opposto, a dubitare, pensando che non c’è nulla di vero. Lo porta a valutare la forza dirompente dei pregiudizi, ma anche la voglia sempre più diffusa di curiosare e sfiorare il male. Racconta quanto per i turisti il comune francese in cui vive Marie Maurestier sia diventato interessante, degno di curiosità da soddisfare. Sono tanti pensieri, sensazioni, riflessioni che Maria Paiato risveglia negli spettatori giocando con continue variazioni di toni e movimenti, assecondati da luci e musica.
«Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia, e qualcuno a cui raccontarla». Lo si legge in Novecento di Baricco, il racconto da cui è stato tratto il film “La leggenda del pianista sull’oceano”. Le tre serate con Maria Paiato, che legge dando vita ad altrettante storie raccontate da famosi autori, ne sono una ulteriore prova. Con Il Nero, Il Rosso, Il Blu Maria Paiato ha scelto di conquistare il pubblico con tre racconti. L’avvelenatrice è uno dei quattro compresi nella raccolta “Concerto in memoria di un angelo” di Éric-Emmanuel Schmitt. È l’autore di “Il visitatore” e “Variazioni enigmatiche”, due pièce teatrali che ugualmente hanno un filo di ambiguità.
(Nella foto di Umberto Favretto, un momento di Il Nero, Il Rosso, Il Blu. Ideato e interpretato da Maria Paiato, la vede impegnata nella lettura di tre racconti, ognuno per due serate).
Il Nero, Il Rosso, Il Blu
Con Maria Paiato
Produzione Centro Teatrale Bresciano.
A Milano al Teatro Filodrammatici (piazza Paolo Ferrari 6) dal 31 gennaio al 5 febbraio 2023
Mercoledì 1 e sabato 4 febbraio: L’avvelenatrice di Éric-Emmanuel Schmitt
Martedì 31 gennaio e venerdì 3 febbraio: Le due zittelle di Tommaso Landolfi
Giovedì 2 e domenica 5 febbraio: Una e una notte di Ennio Flaiano