Questa non è una bambina pestifera: Matilda legge libri e racconta storie (non sempre di fantasia). Lei è la protagonista di Matilda il musical in scena a Milano al Sistina Chapiteau e si muove in una scenografia davvero su misura: a ricreare l’ambientazione sono libri e una grande libreria mobile. Qui si sente nel suo habitat ideale, perché per lei i libri sono l’occasione per evadere in mondi diversi, come lo sono le storie che racconta. Perché Matilda si dichiara una bambina felice, orgoglio del padre, ma la realtà è un po’ diversa.
Il musical racconta che Matilda non era per niente voluta fin dall’inizio, quando la madre avrebbe preferito poter andare a una gara di ballo cubano, mentre il padre voleva un maschio e tale finge che sia quando le si rivolge. Non le va meglio a scuola, dove, insieme ai suoi compagni, che come lei subiscono – il nutrito cast di ragazzini che animano il musical – deve vedersela con la terribile preside Trinciabue, un Luca Ward en travesti secondo copione. Volutamente eccessivo nell’aspetto e nel comportamento, in scena evita però vocine alterate e soluzioni da macchietta. Perché la scelta di un attore in un ruolo femminile riesce a evidenziare un comportamento «da cattiva». E Luca Ward è talmente affermato e amato come attore da poter accettare di travestirsi, rendendosi irriconoscibile e diventare il non plus ultra della perfidia.
A salvare Matilda, in tutti sensi, è Dolcemiele la maestra che la sostiene in tutto: la interpreta Giulia Fabbri, che con la sua splendida voce cattura gli spettatori. Le sue parole, più che mai, risuonano con piacere a teatro. Il pubblico l’applaude, coglie quanto dice e il senso del suo comportamento: per Matilda è importante che qualcuno le dimostri affetto. La bambina la ricambia con il finale di una storia che è destinato a conferire una svolta: è una evoluzione che fa trionfare il bene.
Con Matilda il musical si parla di bullismo, di desiderio di farsi accettare, dell’importanza di una famiglia che sappia far sentire amati i figli, ma anche di libri e del ruolo che possono avere come risposta a un mondo ostile. Così, all’inizio del secondo atto, Gianmarco Pozzoli – nel musical è il padre affiancato dalla madre Alice Mangione (i The Pozzolis Family) – si rivolge proprio al pubblico di bambini: qual è l’ultimo libro che avete letto? Le risposte non sono entusiasmanti: lettura zero, salvo un bambino che dice di aver letto la Divina Commedia. Se questo rappresenta un momento divertente all’interno dello spettacolo, ugualmente lo è la lezione di ginnastica con i bambini che saltano in modo più o meno acrobatico. Infine la svolta inattesa, tutta da scoprire. E il bene trionfa.
Matilda il musical firmato da Massimo Romeo Piparo si avvale della musica dal vivo. Arriva per la prima volta a Milano. Nel 2017 però aveva preso vita “Matilda the Musical Italian Academy”, come progetto di formazione di ragazzi nella danza, recitazione, canto e lingua inglese, basato su libretto e canzoni del musical, secondo la School Version ufficiale.
(Nella foto di Gianluca Saragò, una scena da Matilda con Giulia Fabbri – Dolcemiele e il cast teen. Il musical con la regia di Massimo Romeo Piparo vede tra gli interpreti Luca Ward nel ruolo della preside)
Matilda il musical
di Roald Dahl
Musiche e Liriche Tim Minchin; Libretto Dennis Kelly
Versione italiana di Massimo Romeo Piparo
Prodotto da PeepArrow Entertainment in collaborazione con il Teatro Sistina
con Luca Ward (la Preside Trinciabue)
Giulia Fabbri (Dolcemiele)
The Pozzolis Family Alice Mangione e Gianmarco Pozzoli (i genitori di Matilda)
Giulia Chiovelli / Sofia Di Paola / Greta Fronzi (Matilda)
Matteo Guma (Dottore/Serge/Escapologo); Elena Mancuso (Mrs. Phelps); Giovanni Papagni (Michael); Matteo Passini (Rodrigo); Fatima Rosati (Acrobata)
A Milano al Sistina Chapiteau dal 15 febbraio 2024