Uscirete sentendovi invincibili e con un bel ritratto in mano. Lo permette il progetto “My Hidden Ego“, studiato da Monica Silva per rendere protagonista chi si mette davanti al suo obiettivo, cogliendone l’aspetto psicologico. Perché quelli che realizza, clou di questo progetto, sono dei ritratti che svelano le emozioni del soggetto fotografato. E’ la psicologia del ritratto, un modo di fotografare che nasce da una sua esperienza personale. Quando un giorno, giovanissima, davanti a uno specchio non si è riconosciuta ha deciso che era necessaria una svolta importante. La psicologia applicata a se stessa le ha insegnato a dare un calcio a un passato che non le corrispondeva, fatto di momenti che era bene cancellare. Invece quell’esercizio di autoanalisi le ha insegnato una maggiore autostima, il rispetto di se stessa e la capacità di dire «no» a ciò che non le piace.
«Quando sei consapevole della tua forza non ti possono più attaccare». Così commenta Monica Silva, che, da quel giorno davanti allo specchio, ha dato una importante svolta alla sua vita, diventando famosa per i suoi ritratti di personaggi del mondo dello spettacolo, che lei fa emergere dal fondale, dall’ambiente o da qualche particolare professionale, raccontandone la speciale unicità.
Ora Monica Silva con il suo progetto “My Hidden Ego” invita a guardarsi dentro. Dapprima trasforma il soggetto, giocando con abiti, trucco, cappelli. È il momento in cui il soggetto si sente diverso, più disposto a lasciarsi scoprire, come un attore che interpreta un ruolo nuovo. Poi, grazie a una serie di speciali stimoli sensoriali inizia a portare alla luce la parte più intima di sé. E’ il momento in cui si trova completamente solo all’interno di una cabina, realizzata appositamente da BoxySystem per il progetto, una vera e propria camera oscura. Ora, apparentemente un altro, è invogliato a togliere quella maschera provvisoriamente indossata. Invitato a compiere qualche piccolo gesto è pronto per essere fotografato. Monica Silva dietro l’obiettivo della sua Fujifilm coglie quelle reazioni che svelano l’aspetto più profondo del soggetto fotografato. Contemporaneamente però gli dà quella forza che invoglia a sentirsi consapevoli della propria speciale bellezza e dunque invincibili.
All’aspetto psicologico del progetto si unisce quello più tangibile. Perché alla fine della sessione i partecipanti, grazie al corner di stampa Fujifilm, ricevono il ritratto stampato su carta fotografica Silk di altissima qualità, grazie alla stampante fotografica a getto d’inchiostro Frontier DE100-XD. E’ una collaborazione tecnica nata dall’entusiasmo con cui il progetto è stato accolto da Fujifilm Italia. Marika Gherardi, Marketing & Communication Manager Imaging Solution di Fujifilm Italia, sottolinea infatti l’alchimia tra Monica Silva e il pubblico, tra l’artista e le storie personali e le individualità destinate a emergere attraverso questa straordinaria interazione.
Il progetto di Monica Silva, in programma fino al 23 giugno 2024, fa parte della attuale filosofia della Fabbrica del Vapore, che si propone di valorizzare il lavoro e l’impegno delle donne. Insieme rappresenta una continuità nella attenzione alla cultura brasiliana, che lo scorso anno aveva portato alla esposizione della mostra Amazônia di Sebastião Salgado. Quest’anno continua con Monica Silva che, ormai italiana da decenni, è nata però in Brasile.