No replica in Codice Teatro visto al San Babila

Ci vuole talento per fingersi pessimi attori. Lo si scopre con No replica. Il testo di Tobia Rossi inserito nella rassegna Codice Teatro ospitata al Teatro San Babila trasporta il pubblico nel mondo del teatro, tra una compagnia dove tutti hanno problemi e una recitazione traballante. A interpretarli sono invece degli attori che giocano con i loro ruoli, da Regina, notevole birignao, che ha lavorato con Strehler (“sei un diamante grezzo” le diceva), Carmelo Bene e Ronconi, fino a Edo, perenni occhiali neri, reduce da fiction televisive in perenne attesa di chiamata dall’agente. Emma, la regista, vanta – millanta – grandi produzioni a Londra e ha la solidarietà di Bruno, affidabile amico: insieme curano dei laboratori teatrali per ragazzi problematici.

Tutto procederebbe tra prove scalcagnate della Mia Odissea, che Emma vuole portare in scena, finché dal fondo della platea arrivano i produttori: lui Art marcato accento milanese, lei Didi preoccupata di andare al Burraco. Ed è a questo punto che la storia si tinge di giallo e di nero: arrivano in scena, nell’ordine, una pistola, lo spettro della malavita organizzata milanese, il riciclaggio di denaro attraverso lo spettacolo. Di giallo e di nero dicevamo: che cosa esattamente succeda lo lasciamo scoprire agli spettatori. Che con No replica dall’inizio del secondo atto si rendono conto che quelli che vedono in scena sono dei bravi attori, capaci di travestirsi da incapaci, assicurando grandi risate in platea. Perché la storia in scena risulta ingenuamente divertente, con più di un briciolo di follia, ma più divertenti per gran parte del pubblico sono le interpretazioni, il susseguirsi di battute e di accadimenti.

Lo spettacolo gioca anche con battute strettamente legate ai tempi attuali, con il viaggio della speranza di Ulisse come quello sul treno Napoli-Roma, l‘Odissea con ambientazione greca come Mamma mia. Gioca anche con il pubblico, che di fronte alle recitazioni disastrose sa bene quanto talento è necessario per reggere bene questa finzione. Resta comunque l’amore per il teatro ben raccontato dal personaggio di Miky, che entra in scena dalla platea cantando “il teatro è la mia vita”.

Vivo è anche il gioco a riferimenti teatrali: registi, titoli famosi, difficoltà di mettere in scena uno spettacolo. In questo caso un musical, sia pure non destinato all’immortalità, e infatti lo stile è proprio questo, con le canzoni interpretate da Miky, che, come in un musical, fanno crescere la storia, con parole facilmente comprensibili su una musica semplice. Logico dunque, ma più velato, appare il riferimento a musical internazionali per cui vengono acquistati diritti di seconda categoria, che consentono maggiore libertà nella messinscena. A volte i risultati sono buoni, altre volte non lo sono e questa Odissea che Emma vuole mettere in scena sembra vicina a questa seconda eventualità.

È il caso allora di puntare su una attività che invece dà grandi soddisfazioni, perché a volte è importante capire quali sono i propri limiti e quali invece le proprie capacità. Emma lo farà?

(Nella foto il cast di No replica, nella rassegna Codice Teatro presso il Teatro San Babila)

No replica

di Tobia Rossi

con Giulia Mattarucco – Emma

Davide Bonafini – Miky

Antonio Melissa – Edo

Ussi Alzati – Regina

Claudio Zanelli – Livio

Vanna Tino – Darcy

Alex Botta – Alex

Ilaria Canalini – Marta

Franco Rossi – Art

Viviana Porro – Didi

E la partecipazione straordinaria di Massimiliano Varrese – Bruno

Musiche originali Andrea Calandrini; Arrangiamenti Simone Manfredini

Regia Marco Cavallaro

Aiuto regia Vanna Tino; Fumetti Agostino Longo

Da un’idea di Giovanna Gattino

Game Produzioni di Giovanna Gattino

A Milano, rassegna Codice Teatro, Teatro San Babila, 7-10 novembre 2024