«Un testimone del mio tempo»: così Oliviero Toscani si definisce. Ne è una prova la mostra che Milano gli dedica a Palazzo Reale per festeggiare i suoi ottant’anni compiuti il 28 febbraio 2022. Sono 800 foto, accostate senza cornice, come un murales, di dimensioni differenti e proposte non secondo uno schema cronologico o per temi affini, piuttosto con delle assonanze. Tutte raccontano gli anni vissuti, le battaglie, la voglia di non accettare compromessi o conformismo, al punto da incorrere nella censura. Ma anche l’attenzione ai fenomeni della sua generazione, dal rock alle minigonne e la curiosità nei confronti degli altri, che si può notare nell’ultima sala della mostra, dove ha fotografato tanti abitanti del mondo semplicemente chiedendogli di guardarlo.
Milanese, figlio di Fedele, fotografo che lavorava al Corriere della Sera, racconta di essere nato con l’odore di iposolfito della fotografia e con quello della stampa. Ricorda il suo primo servizio fotografico per l’Europeo nel 1963 sul rapporto tra clero e mafia in Sicilia: forse, commenta, mi portavano perché costavo poco. Ma quando è arrivata la televisione ha capito che quel tipo di reportage stava finendo.
Ora, commenta, la fotografia finisce nei social e aggiunge che la fotografa che sta usando meglio la fotografia per comunicare alla massa è Chiara Ferragni. Siamo arrivati a un nuovo modo di fare reportage: adesso si tratta di andare a cercare qualcosa che possa interessare. E se qualcuno vuole criticare l’aver fatto fotografie per la pubblicità risponde che realizzare delle foto per un grande marchio vuol dire essere pubblicato su tutti i giornali del mondo in contemporanea.
Presentando la mostra a Palazzo Reale il direttore Domenico Piraina sottolinea alcuni aspetti. Ricorda che Oliviero Toscani è totalmente cittadino del mondo ma è anche legato alla sua Milano (Perché non un Ambrogino d’oro, si chiede qualcuno). Le sue immagini sono ora parte della cultura internazionale e spesso hanno anticipato i tempi. Così la mostra diventa anche un invito ai più giovani a guardare il mondo liberi da ipocrisie e conformismi, proprio come ha sempre fatto Oliviero Toscani, perché si può non essere d’accordo con lui, ma bisogna riconoscergli l’onestà intellettuale e il non essersi mai nascosto.
La mostra Oliviero Toscani Professione Fotografo è stata curata da Nicolas Ballario. Parlandone commenta che più che in un’esposizione pare di entrare nella mente di Oliviero Toscani. Così a Palazzo Reale va in scena un grande show con centinaia di foto stampate su manifesti incollati alle pareti. A volte a interromperle sono delle parole che contestualizzano le immagini.
Nella foto, Oliviero Toscani fotografato davanti a una delle sue più famose immagini realizzate per United Colors of Benetton nel 1991 (foto di Valeria Prina)
Oliviero Toscani. Professione Fotografo
In mostra a Milano a Palazzo Reale, dal 24 giugno al 25 settembre 2022, da martedì a domenica dalle 10 alle 19.30, il giovedì fino alle 22.30 (biglietto intero 14 euro, ridotto 12 euro)