Il termine Onironautica non è comune. Nemmeno lo è lo spettacolo con questo titolo. Onironautica 2 conduce lo spettatore attraverso un mondo che origina dai sogni. Sono sogni lucidi, guidati a loro volta dall’autore Nello Taietti. È un mondo da scoprire, un futuro in cui sperare, raccontato attraverso le immagini con ritratti evanescenti o evocativi e albe piene di colore realizzate dallo stesso Nello Taietti. Attorno a queste nasce lo spettacolo, che mixa più elementi per un momento di teatro non convenzionale.
Sogno è anche ciò che si desidera, a volte più vicino alla utopia. Così il sogno porta nel mondo migliore possibile che però si scontra con la realtà.
«La speranza non anima più i passi di chi cammina», si dice in scena durante lo spettacolo Onironautica 2. «Nulla in mondo pax sincera»: nel mondo non c’è una pace sincera sono le parole in latino di un autore anonimo che Vivaldi ha tradotto in musica in un mottetto. E allora le immagini più luminose si scontrano con quelle in bianco e nero con soggetto un bunker, delle tombe, una croce o altri elementi di guerra. E questo è particolarmente vero in questo periodo, quando, reduci da una pandemia, ci siamo ritrovati con invasione e guerra in Ucraina, che le immagini raccontano in tutta la loro ferocia. Ma queste immagini in bianco e nero possono lasciare il posto a quelle piene di luce dell’alba. Sono immagini che prendono colore e parlano di futuro.
«Avete ucciso le mie visioni» si dice durante lo spettacolo. Oppure no. Perché tanti strumenti si contrappongono al male per rendere quel sogno possibile, come lo aveva espresso Daniele Crasti, l’attore che dà vita alle parole dell’autore. La musica suonata da un pianista e da una violinista fa intravedere la possibilità di un mondo migliore. Si incrocia con la poesia, che in scena prende vita attraverso le coreografie di una danzatrice affiancata da un’altra figura femminile. Sono la musa della poesia Calliope e la musa della poesia erotica Erato. Alla fine prende vita la speranza di un futuro positivo. Si sente il pianto di una neonata: le due attrici e performer la prendono in braccio per cullarla. E’ Alba.
Nei secoli l’umanità ha sviluppato più sistemi di comunicazione: dal segno alla parola. Così Onironautica 2 per parlare di sogno in tutte le sue accezioni ne usa vari, che sulla scena si miscelano perfettamente. Le parole dell’autore pronunciate da un attore incontrano quelle che vengono dal passato e ora sono proiettate su uno schermo. La musica prende vita attraverso più strumenti, come il pianoforte e il violino, a cui si affianca la danza. Anche i costumi neri, che avvolgono le due performer concorrono al racconto. Come richiama alla spiritualità il saio indossato da un altro protagonista sulla scena. Su tutto appare la forza delle immagini, a volte foto, altre quasi veloci video. Sullo schermo sul fondo della scena, ma anche nella mostra.
Proprio l’esposizione fotografica che occupa le sale della Fondazione Luciana Matalon avvicina lo spettatore allo spettacolo. Ma può essere vista separatamente, con uguale piacere. Si vedono ritratti avvolti in una atmosfera magica con protagoniste delle ragazze. Una in particolare poi prende vita sulla scena con passi di danza. Se queste si possono considerare le immagini legate al presente altre prospettano un luminoso futuro. Sono le foto realizzate all’alba in varie località che sempre più prendono colore grazie alla luce del sole.
Onironautica dicevamo non è un termine di uso comune. Ugualmente per nulla convenzionale è lo spettacolo Onironautica 2, che prende vita dalle immagini di Nello Taietti alla Fondazione Luciana Matalon. Nello spazio di Foro Bonaparte 67 a Milano la mostra fotografica può essere visitata dal 4 al 27 maggio 2023. E’ aperta da martedì a sabato dalle 10 alle 19.
Le prossime due repliche dello spettacolo sono in programma sabato 13 maggio 2023 alle ore 16 e alle ore 18. Euro 10.
Mostra e spettacolo multidisciplicare sono accompagnati dal catalogo con testi di Roberto Mutti, Andrea Gardenghi, Paolo Cacciato.
(Nella foto di Nello Taietti, esposta alla Fondazione Luciana Matalon, le muse Erato e Calliope. Sono anche le protagoniste dello spettacolo dallo stesso titolo Onironautica 2 il 13 maggio alle 16 e alle 18)