Queste vedute non sono reali. Esistono però nelle immagini di Paolo Ventura, che le ricrea guidato più dalla fantasia, dall’immaginazione che dalla realtà. Lo si può scoprire, ancora una volta, grazie alla mostra esposta a Senigallia a Palazzo del Duca. Si tratta di un progetto site specific realizzato dall’artista proprio ispirandosi alla città marchigiana, da cui prende il titolo. E’ esposto per la prima volta fino al 31 ottobre 2023.
I suoi sono paesaggi non riconoscibili, salvo per qualche dettaglio. Sono architetture e palazzi isolati dal contesto per dar vita a ricostruzioni immaginifiche. Diventano vedute italiane ideali, ma non reali, eppure, proprio per questo, con un aspetto familiare che potrebbe indurre in errore. E’ la voglia di creare, immaginare e non la realtà che guida Paolo Ventura nella realizzazione delle sue opere. Che riescono così a raccontare quello che non esiste.
Per questo nuovo lavoro ambientato a Senigallia Paolo Ventura è andato oltre gli aspetti più turistici. Ha colto contraddizioni e sovrapporsi di stili ed epoche. I palazzi anni ’60 si mescolano a quelli anni ’70, hotel del lungomare convivono con case di pescatori, di casellanti e a pollai. Ne risultano luoghi metafisici, fuori dal tempo.
Per realizzare queste immagini Paolo Ventura parte dalle fotografie. Su queste interviene con pittura ad acrilico: lo scatto fotografico diventa un’immagine irreale, atemporale, dotata di grande fascino, capace di attrarre chi guarda. E anche di prendere vita aldilà di una mostra. E’ successo a teatro, quando Andrée Ruth Shammah portando in scena Il delitto di Via dell’Orsina di Eugène Labiche ha utilizzato delle sagome tratte dalle opere di Paolo Ventura, in grado di integrarsi perfettamente con la scena. Così a osservare e, si può immaginare, impegnato a commentare quanto sta avvenendo in scena è un umarell. Di Paolo Ventura, appunto.
Non è certo l’unica incursione nel mondo del teatro. Un’altra collaborazione è stata con il Teatro Regio di Torino. Rientrato in Italia, dopo dieci anni negli Stati Uniti, mescolando fotografia, pittura, scultura ha curato la scenografia di “Pagliacci” di Ruggero Leoncavallo. I lavoro preparatori sono stati esposti all’inizio del 2017.
Ora, fino al 31 ottobre 2023, la mostra a Senigallia Città della Fotografia, dove la città marchigiana appare trasfigurata. Poco da cartolina, molto da sogno.
(Questa Senigallia non è reale: è ricostruita dall’immaginazione di Paolo Ventura. L’opera dell’artista milanese 55enne è esposta a Senigallia Città della fotografia Palazzo del Duca. E’ parte del progetto realizzato appositamente per la città delle Marche)