Non un semplice separatore di due zone o un mezzo per proteggere da viste indiscrete: il paravento può essere molto di più. Lo dimostra la mostra itinerante “Schermi d’Arte – Il paravento da oggetto a favola”. Esposta alla Galleria Virgilio Guidi di Cascina Roma a San Donato Milanese dal 15 febbraio al 16 marzo 2025 trasforma il paravento da oggetto di utilità quotidiana a luogo di pensiero, attraverso l’opera di 23 artisti tra scultori, pittori, poeti e designer, appartenenti a generazioni diverse e differenti fra di loro per pensiero e formazione artistico-culturale.
L’esposizione, ideata e progettata da Gabriella Brembati, direttrice di Spazio Arte Scoglio di Quarto, con la curatela del critico e storico dell’arte Alberto Barranco di Valdivieso, è ora al terzo atto, dopo essere stata presentata a Villa Borri Manzoli a Corbetta e da Colleoni Proposte d’Arte a Bergamo.
«Spesso realizzato con materiali pregiati come legno, seta e carta, il paravento – si legge nella presentazione – si distingue per la sua capacità di trasformarsi in una tela su cui vengono dipinti paesaggi, fiori o motivi geometrici, scene di vita quotidiana o allegorie. La sua forma, che può essere ripiegata o allungata, lo rende anche un’opera d’arte dinamica, capace di dialogare con lo spazio in modi diversi. Tuttavia, l’obiettivo della mostra non è quello di presentare il paravento come un semplice oggetto utile, né come un banale supporto per l’arte. Si è voluto invece mettere in risalto il paravento come uno “schermo”, che, attraverso l’interazione con il pensare artistico, si trasforma, diventando uno stimolo per riflessioni e percezioni poetiche».
«”Schermare” – è la conclusione – non significa soltanto bloccare, separare o proteggere. Ma implica anche un filtrare che racchiude in sé l’idea di trasformazione, che tuttavia non nega la funzione primaria del paravento: un diaframma che divide e organizza lo spazio».
La mostra è suddivisa in tre sezioni, per sottolineare il particolare significato che gli artisti hanno attribuito al paravento. Così Schermo Plastico punta sulla tridimensionalità e la forza espressiva della materia. Lo schermo, in questo caso, interagisce con la luce e la materia, raccontando una storia attraverso la sua fisicità.
Con Schermo Lirico gli artisti vedono nell’arte un mezzo per indagare i valori umani e la relazione tra uomo e natura. Con Schermo Planare invece gli artisti lavorano sulla bidimensionalità, esplorando il segno estetico attraverso tecniche come collage, pattern planari e pittura su tela o carta.
(Nella foto, Punto dopo Punto…, il paravento realizzato da Tiziana Grassi, nel 2023 con pannelli ricamati con filo d’oro)