Una donna e un lungo ramo, un corpo e la natura, suoni e rumori. La performance studiata da Romeo Castellucci dal titolo “domani” non lascia certo indifferenti gli spettatori posti lungo i lati del Salone d’Onore della Triennale a Milano. Riesce a entusiasmarli, lasciando la possibilità di viverla in modi differenti. Perché può essere vista come il racconto della deforestazione che una donna di una tribù dell’Amazzonia vive sulla sua pelle. Ana Lucia Barbosa, origine brasiliana, si lamenta, geme, mentre trascina faticosamente quel lungo ramo, cerca di ribellarsi ma invano, perché ne esce perdente, a terra. I suoni della natura lasciano il posto a rumori devastanti quando lei spinge il ramo con tutta la sua forza contro la parete, ma è proprio quando ne esce perdente.
La performance è anche un invito a guardare più attentamente, stimolo a riflessioni ulteriori. Si scoprirà che gli occhi della donna hanno qualcosa di particolare, certo non tradizionale e alla fine del lunghissimo ramo si noterà una piccola scarpa da tennis blu, stile vintage. I suoni, i rumori non sono semplicemente da sentire ma, in particolare i rumori, creano una vibrazione talmente forte da ripercuotersi sugli spettatori stessi.
L’azione si ripete regolarmente, come un loup. Gli spettatori possono muoversi, girare lungo le pareti, entrare e uscire, ma i gesti compiuti da Ana Lucia Barbosa si ripetono. Non si può sfuggire, perché non basta guardare e studiare quanto avviene. Così la performance assume il senso di un invito: va bene prendere coscienza, ma poi?
La performance rientra nella collaborazione tra Romeo Castellucci Grand Invité e la Triennale di Milano. Presentandolo, Stefano Boeri, Presidente della Triennale Milano, aveva parlato della volontà di «mettere a disposizione la Triennale non solo nella parte teatro, ma in tutta la sua spazialità, anche nelle architetture e in tutto ciò che anima questa istituzione, invitandolo a sviluppare suggestioni rispetto alla programmazione che la Triennale ha in corso». Di «compagni di strada» aveva parlato Umberto Angelini, Direttore Artistico di Triennale Milano Teatro, sottolineando la felicità di poter guardare il teatro in un modo diverso e sperimentare delle possibilità creative all’interno di tutta la Triennale.
In seguito a questa collaborazione pluriennale, Romeo Castellucci (nella foto Soukizy) è stato invitato a ideare e produrre due nuovi progetti per la 23ª Esposizione Internazionale Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries (15 luglio – 11 dicembre 2022), confrontandosi con il tema dell’ignoto e interrogandosi su «quello che non sappiamo di non sapere». La seconda produzione di Castellucci per la 23ª Esposizione Internazionale sarà un’installazione, intitolata EL. Verrà presentata a novembre 2022. «EL – è l’annuncio – sarà un intervento meccanico, in cui la componente umana scompare del tutto, e che occuperà uno degli spazi di irrealtà per eccellenza, quello del teatro».
domani
performance con concezione, direzione di Romeo Castellucci
con Ana Lucia Barbosa
musica: Scott Gibbons / direzione tecnica: Eugenio Resta / progetto sonoro: Claudio Tortorici
una produzione di Triennale Milano e Societas commissionata in occasione della 23ª Esposizione Internazionale Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries (15 luglio – 11 dicembre 2022)
A Milano, Salone d’Onore in Triennale Milano (viale Alemagna 6), 27 – 29 maggio e 31 maggio – 5 giugno 2022 (più orari)