Qui si ride, ma è anche importante il sottotesto in Crisi di nervi Tre atti unici di Anton Cechov. Con questo titolo il grande regista Peter Stein porta a Milano al Teatro Menotti il Cechov degli atti unici, dopo il grande successo della scorsa stagione con Il Compleanno di Pinter. Con quest’ultimo il nuovo spettacolo ha diversi punti in comune. La compagnia infatti è la stessa e uguale è stato il meccanismo di preparazione che ha preceduto la messinscena. Infatti gli attori hanno preparato e provato nella tenuta umbra di Peter Stein nel piccolo borgo di San Pancrazio. Così il teatro diventa un lavoro collettivo, sottolinea Maddalena Crippa, aggiungendo che negli attori c’è una fiducia reciproca. Senza voler emergere uno sull’altro, ognuno si sente al servizio dell’autore, per un teatro di parola.
E’ una compagnia nata, come racconta Peter Stein, dal desiderio di due attori che, dopo aver lavorato nel Riccardo II a Verona, gli avevano chiesto di portare in scena un Pinter. Scartato Tradimenti, prima proposta, Peter Stein aveva proposto Il Compleanno o Ritorno a casa. Da quella esperienza di grande successo, che ha portato a oltre 120 repliche, è nata la voglia di continuare l’esperienza con la stessa compagnia, ma con un altro autore.
Tra gli interpreti del nuovo spettacolo c’è Sergio Basile, che, entrato nel cast di Il Compleanno dopo le prime repliche, ha qui due ruoli. E’ il servitore Luka in L’Orso, un ruolo che potrebbe ricordare quello del servitore Firs nel Giardino dei ciliegi. È anche il padre ne La domanda di matrimonio. Salvo questo caso, ogni attore fa un solo pezzo, pur essendo tutti sempre presenti e partecipando ai veloci cambi di scena, per quello che gli spettatori vedono come un atto unico. Nel cast de L’Orso è anche Maddalena Crippa, che si dichiara felice di questa nuova avventura che le permette di vivere il teatro come un lavoro collettivo.
Il terzo dei tre atti, La domanda di matrimonio, ha tra gli interpreti Emilia Scatigno, che già era rimasta entusiasta del lavoro fatto per Il Compleanno: per lei era stata l’occasione per capire che cosa vuole fare come attrice. Così si è preparata al ruolo studiando anche la cultura di quell’epoca, per poter vivere al meglio questa nuova esperienza.
Con Cechov e con Crisi di nervi Tre atti unici la parola assume una forte musicalità, anche accentuata dai rumori, particolarmente importanti per l’autore russo, che aveva chiesto a Stanislavskij di avere un coro di rumoristi. In scena si muovono dei personaggi che si fanno prendere da crisi di nervi, si ammalano, sono preda di attacchi isterici o litigano in continuazione tra loro. Ecco dunque il titolo, Crisi di nervi, come spiega Peter Stein, scelto per riunire i tre testi. Definiti da Cechov scherzi scenici, i tre atti unici sono ispirati al vaudeville, che, tra il 1884 il 1891 quando Cechov li scriveva, era un genere di moda. Ora sono spesso rappresentati a teatro.
Anche in questo caso lo spettacolo, proprio come è stato per Il Compleanno, conoscerà una lunga tournée. Dopo aver debuttato con successo a Palermo al Teatro Biondo, che lo coproduce con Tieffe Teatro Milano, e dopo la tappa milanese al Teatro Menotti riprenderà nel gennaio 2025 per chiudere a maggio a Roma al Teatro Quirino.
(Nella foto di Tommaso Le Pera, da sinistra, Alessandro Sampaoli, Gianluigi Fogacci, Maddalena Crippa, Peter Stein, Alessandro Averone, Sergio Basile, Emilia Scatigno)
Crisi di nervi Tre atti unici di Anton Cechov
Regia di Peter Stein
Adattamento di Peter Stein e Carlo Bellamio
L’Orso con Maddalena Crippa, Alessandro Sampaoli, Sergio Basile
I Danni del Tabacco con Gianluigi Fogacci
La Domanda di Matrimonio con Alessandro Averone, Sergio Basile, Emilia Scatigno
Assistente alla regia Carlo Bellamio, Scene Ferdinand Woegerbauer, Costumi Anna Maria Heinreich, Luci Andrea Violato
Durata 90 minuti
Produzione Tieffe Teatro Milano e Teatro Biondo Palermo
A Milano, Teatro Menotti Filippo Perego, dal 23 maggio al 9 giugno 2024 (da martedì a sabato ore 20, domenica ore 16.30)