Tre coppie molto diverse tra loro: in comune hanno solo il numero 719. Numero magico – almeno per una delle coppie – che corrisponde alla stanza al Plaza, prestigioso hotel a New York, di cui si intravedono i grattacieli attraverso le finestre.
La 719 è protagonista in Plaza Suite in scena a Milano al Teatro Manzoni. È una suite da grand hotel con salottino, camera, porta del bagno di lato e letto ugualmente laterale, perché non è il letto il protagonista. Piuttosto, senza voler spoilerare, perché le sorprese sono tante, protagonisti, forieri di danni (e di risate) sono, nell’ordine, i ricordi, i gossip, una porta. Ma i ricordi forse ingannano, il gossip è incalzante, la porta è di quelle che resiste ai pugni e non si apre.
Al centro (della 719 e della storia) sono naturalmente le tre coppie, che in quella stanza ci stanno per pochissimo tempo, pur telefonando più volte e ordinando da mangiare e bere, elementi presenti in tutti e tre gli episodi, come lo è il cameriere per il servizio in camera. Perché quella che disegna Neil Simon con Plaza Suite è una perfetta architettura, che riserva sorprese e genera un crescendo di risate, ben assecondata dalla bella regia di Ennio Coltorti.
Si ride davanti a battute irresistibili, sempre imprevedibili, dialoghi spiazzanti e, soprattutto nel terzo episodio, davanti a situazioni paradossali. Tutto ottimamente sostenuto da Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio, perfetti nei loro ruoli, imperturbabili, che proprio recitando volutamente con la serietà di una tragedia rendono tutto irresistibilmente da ridere. Sono tre ruoli differenti per ciascuno: una vera sfida da attori, ben superata, perché Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio riescono a caratterizzarli, senza cadere nella macchietta, giocando invece sulla recitazione, sulla perfetta sintonia, aiutati dai cambi estetici, di capigliatura e d’abito. E anche in questo riescono a sorprendere il pubblico. Debora Caprioglio, a sua volta, confessa di divertirsi molto a camuffarsi per corrispondere ai tre ruoli. È quasi irriconoscibile, soprattutto nel secondo episodio – «Fatico anch’io a riconoscermi allo specchio» ammette -, che consente anche a Corrado Tedeschi una trasformazione sorprendente.
Si ride, tanto, ma non solo. Perché in tutti e tre gli episodi di Plaza Suite affiora l’intenzione di Neil Simon di dare delle potenti spallate – il termine in questo caso sembra particolarmente calzante – a dei comportamenti fatti di superficialità, slealtà, egoismi, attenzione alle apparenze, tradizioni passivamente accettate, con individui poco disponibili a parlarsi, capirsi, cercare insieme delle soluzioni e andare oltre una personale ristretta visione. Tutti elementi capaci di far traballare una coppia, indipendentemente dall’età. Al pubblico il compito (o la possibilità) di guardarsi a uno specchio immaginario, durante gli intensi applausi.
Plaza Suite
di Neil Simon
con Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio
e con Giulia Galizia, Gianluca Delle Fontane, Andrea Bezzi
Adattamento e regia Ennio Coltorti
Scene Andrea Bianchi – Costumi Sonia Cammarata
Produzione Skyline e La Contrada in collaborazione con Savà Produzioni Creative
A Milano, Teatro Manzoni dal 15 al 27 ottobre 2024 (feriali ore 20,45 – domenica ore 15,30; sabato 26 ottobre ore 15,30 e 20,45)