Prospettiva Ronconi Foto Attilio Marasco

Prospettiva Ronconi dall’8 marzo a 10 anni dalla scomparsa

10 anni di mancanza. L’anniversario della morte di Luca Ronconi diventa l’occasione per cogliere il senso dell’eredità che ci ha lasciato. È nato così Prospettiva Ronconi. Per presentare, nell’anniversario della morte, il programma di iniziative promosso dal Piccolo Teatro di Milano – per una volta è importante raccontarlo – è stato scelto il retropalco del Teatro Strehler. È come un anello di congiunzione tra la formazione degli attori e la messinscena attraverso gli attori stessi. Ed è una congiunzione reale, perché un passaggio sotterraneo – potremmo chiamarlo il Corridoio Strehleriano – collega la Scuola di teatro al Teatro Strehler. È un luogo che ben pochi conoscono e certo non il pubblico, ma è una scelta che a Ronconi sarebbe piaciuta, perché è un modo per sintetizzare i due aspetti che ne hanno caratterizzato il lavoro.

«Mi piace il momento delle prove» aveva raccontato in una intervista. Ma poi non assisteva alle prime dei suoi spettacoli. Così, in sintonia con il pensiero di Luca Ronconi, Claudio Longhi legge la poesia “Cancella le tracce”. E’ di Bertolt Brecht che Ronconi non amava, ma corrisponde alla sua ossessione di non lasciare tracce. E infatti diceva «Lo spettacolo esiste solo nella memoria degli spettatori». Ora a sollecitare questa memoria intervengono delle domande: Qual è il primo spettacolo di Luca Ronconi al Piccolo che ti viene in mente? chiede Lanfranco Li Cauli, Direttore Generale Delegato agli affari tecnico-amministrativi del Piccolo dal 1° dicembre.

Per i più giovani però, che gli spettacoli di Luca Ronconi non hanno potuto vederli, il suo ricordo rimanda alla scuola di teatro. Così gli è stato dedicato il triennio della Scuola del Piccolo Teatro di Milano, che ha preso avvio nel novembre 2024. All’interno del corso è stato avviato un approfondimento critico sul metodo di lavoro del regista. Inoltre Prospettiva Ronconi intende colmare queste lacune attraverso le immagini degli spettacoli che su schermo verranno riproposti a teatro.

Il programma inizia l’8 marzo, data di nascita di Ronconi. Così gli viene dedicata la prima della ripresa di “Ho paura torero” diretto da Claudio Longhi, che è stato il suo assistente e collaboratore nelle stagioni iniziali della sua permanenza a Milano.

L’inaugurazione vera e propria di Prospettiva Ronconi è prevista, nel giorno del suo compleanno (sabato 8 marzo), con una mostra/installazione. Nei foyer dei tre teatri saranno esposti bozzetti, disegni, progetti scenici, fotografie delle prove, modellini, costumi messi a disposizione dall’Archivio e dalla Sartoria del Piccolo Teatro di Milano.

Lunedì 17 marzo alle 19.30, nel semicerchio della sala di via Rivoli, alcuni dei più celebri interpreti ronconiani, Franco Branciaroli, Giovanni Crippa, Laura Marinoni, Massimo Popolizio, Galatea Ranzi faranno rivivere, in lettura, scene di spettacoli degli ultimi vent’anni di creazioni, tra il 1995 e il 2015. Sarà l’occasione per proporre un ritratto, sia pure parziale e arbitrario, di Ronconi, della sua visione scenica e, al contempo, riflettere teatralmente sul rapporto tra memoria e palcoscenico.

Realizzata in collaborazione con il Teatro di Roma – Teatro Nazionale e il Centro Teatrale Santacristina, questa serata è l’altra metà di un evento gemello, ugualmente con la curatela di Giacomo Bisordi, pensato per il teatro della capitale, diretto da Ronconi prima del suo arrivo alla guida artistica del Piccolo Teatro di Milano. Due momenti cronologici complementari, uno dal 1995 al 2015 e un altro dal 2015 al 1995.

A Milano si rivedranno scene da quattro lavori del periodo della direzione artistica al Piccolo: dal titolo inaugurale La vita è sogno all’ultimo Lehman Trilogy, passando per due lavori iconici come Lolita – Sceneggiatura, capolavoro di visione scenica, e Il candelaio, vero e proprio manifesto dell’ossessione ronconiana per la lingua italiana.

Ad aprile è prevista la pubblicazione del volume “Luca Ronconi, Gli anni del Piccolo: 1998-2015. Interviste”.

Mercoledì 14 maggio, a 78 anni dalla fondazione, il Piccolo Teatro di Milano immagina un programma di appuntamenti ‘in rete’, ancora in via di definizione.

Gli straordinari allestimenti e gli impianti scenografici che hanno caratterizzato l’opera di Ronconi al Piccolo Teatro, venerdì 16 maggio, al Chiostro Nina Vinchi saranno al centro di una conversazione condotta da Oliviero Ponte di Pino tra Margherita Palli e Marco Rossi, scenografi di riferimento nel percorso e nello sviluppo artistico del regista.

Tra le altre varie iniziative, come si legge nella presentazione, è il Cantiere aperto: «Come infinito era lo spettacolo ideale nell’immaginazione di Luca Ronconi e infinita è stata la sua ricerca artistica, allo stesso modo, senza un orizzonte temporale definito si sviluppano, dopo l’avvio coincidente con l’anniversario, i lavori di approfondimento della sua eredità, prendendo la forma di un vero e proprio “cantiere aperto”.

(Nella foto di Attilio Marasco, Luca Ronconi al centro, tra gli attori di Lehman Trilogy, al momento degli applausi al Piccolo Teatro Grassi di Milano)