Robert Wilson e la Pietà Rondanini. A promuovere l’incontro tra il maestro indiscusso nell’uso creativo della luce e il capolavoro scultoreo di Michelangelo, è il 63a Salone del Mobile.Milano in programma dall’8 al 13 aprile 2025 alla Fiera Milano, Rho. E’ una delle iniziative culturali promosse dal Salone, particolarmente in tema in questa edizione, anno di Euroluce.
L’«opera totale» firmata Robert Wilson in collaborazione con Comune di Milano si intitola Mother. Il pubblico fino al 18 maggio potrà scoprire al Castello Sforzesco questo omaggio all’opera incompiuta di Michelangelo in dialogo drammaturgico con Stabat Mater, il capolavoro musicale del compositore estone Arvo Pärt.
In particolare Mother prende la forma di una sequenza di musica, luci e immagini della durata di 30 minuti, a cui è possibile assistere con ingresso su prenotazione (biglietteria Castello Sforzesco). L’esecuzione dello “Stabat Mater” di Arvo Pärt dal vivo, prevista dal 6 al 13 aprile, è affidata all’ensamble Vox Clamantis, diretto da Jaan-Eick Tulve, e da La Risonanza, diretta Fabio Bonizzoni.
Si annuncia, si legge nella presentazione, come «Una “visione” di rara intensità grazie allo sguardo di un artista celebre in tutto il mondo per la maestria nell’uso della luce nei suoi lavori, in cui suono, immagini e movimento si fondono in un alfabeto creativo, inimitabile e rigoroso».
«Mi accingo a creare una mia visione del capolavoro di Michelangelo, non finito prima della sua morte, diviso tra un sentimento di timore reverenziale e l’altro di ammirato stupore – racconta Robert Wilson -. Prevale su tutti, comunque, un sentimento di serenità, di pace con se stessi pur di fronte alla tragedia della morte. Niente a che vedere, per me, con la religione. È un’immagine universale, un’esperienza spirituale che muove in noi qualcosa di più profondo che non necessita spiegazioni».
La collaborazione con Robert Wilson vedrà Salone del Mobile nuovamente a fianco del Teatro La Scala per la serata inaugurale della 63ª edizione, con Wilson alla cura di The Night Before. Object Chairs Opera, con l’Orchestra del Teatro alla Scala, diretta da Michele Spotti.
Inoltre Robert Wilson è tra i primi protagonisti annunciati di The Euroluce International Lighting Forum. Il 10 e 11 aprile sono infatti programmate due giornate di conferenze, tavole rotonde e workshop. Pensate per completare l’esperienza di Euroluce proporranno un confronto aperto su temi chiave, paradigmi e nuove visioni dell’illuminazione, grazie al contributo di un panel internazionale di lighting designer, architetti, scienziati, scenografi, che avrà come relatori – tra gli altri – DRIFT, A.J. Weissbard, Marjan van Aubel, Kaoru Mende.
«Nell’anno di Euroluce, inaugurare il Salone con Robert Wilson è un sogno che si avvera» dice Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano. Aggiunge «E’ un’esperienza che lascerà allo spettatore ampia libertà di interpretazione, stimolando una riflessione profonda e personale grazie a un’esperienza unica, tra luce e ombra, silenzio e suono, presenza e assenza. Un’opera che sfida le convenzioni e ridefinisce il concetto stesso di performance. Esattamente come la potenza del ‘non finito’ di Michelangelo che ha aperto la strada a una nuova visione della scultura».
Parlando inoltre delle ottime prospettive per la prossima edizione del Salone e degli altrettanto ottimi risultati della scorsa edizione Maria Porro così commenta. «Abbiamo chiuso l’edizione 2024 con numeri record: oltre 370mila operatori da 146 Paesi. Salone reinveste moltissimo non solo nella Manifestazione, ma anche in un Programma Culturale di primo piano. In un mondo in continua evoluzione, siamo tutti chiamati a diventare parte di una visione più ampia, che ci permetta di interpretare le trasformazioni ambientali, culturali, sociali, tecnologiche. Per Salone investire in cultura significa investire nel futuro delle imprese, rafforzandone la competitività nel lungo periodo. Partecipare al Salone significa esporre, connettere, produrre valore, ma anche contribuire attivamente all’evoluzione del settore, all’interno di una piattaforma che alimenta il dibattito su scenari e visioni a venire».
(Nella foto di Guido Stazzoni un ritratto di Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano, che in parallelo riserva molta attenzione anche al Programma Culturale)