Colore e fantasia per delle foto surreali. Ne è autrice Sandy Skoglund, a cui Senigallia rende omaggio con la mostra I mondi immaginari della fotografia. 1974 – 2023. E’ esposta fino al 2 giugno 2024 presso le sale di Palazzo del Duca della cittadina marchigiana, che da anni sta dedicando una particolare attenzione alla fotografia in tutti i suoi aspetti, anche meno tradizionali.
«L’esposizione – si legge nella presentazione – ripercorre la carriera di questa artista che ha scelto la fotografia come medium espressivo d’elezione, usata per immortalare le ricche installazioni ambientali che crea, composte da oggetti quotidiani, materiali da lei disegnati e fabbricati e sculture di piccolo e medio formato che realizza appositamente per i suoi paesaggi immaginifici. Tutti i lavori hanno una gestazione piuttosto lunga, poiché la Skoglund passa mesi, a volte anni, a studiare e ricreare ogni minimo dettaglio dell’installazione che verrà poi fotografata, utilizzando la cifra stilistica dei forti contrasti cromatici che rendono la scena ancora più fantastica e surreale».
E ancora, è il commento di Sandy Skoglund: «Senza la fotografia, l’arte concettuale si cancellerebbe dalla memoria degli uomini. In questa forma la mia arte può essere recepita come un dipinto, come una finestra aperta su un altro mondo. È questa d’altro canto la ragione per cui lavoro con la macchina fotografica. Il grande formato si adatta bene all’aspetto burlesco del mio lavoro».
Al suo ultimo lavoro, Winted, è dedicata una particolare attenzione, con la riproposta del setting di realizzazione, con gli sfondi e alcune delle sculture originali usate.
(Nella foto di Sandy Skoglund, Revenge of the Goldfish realizzata dalla artista americana nel 1981)