Segni non abbandona i bambini che avevano seguito le prime edizioni. Arrivato alla 18ª edizione il festival diventa transgenerazionale con il titolo di Segni – New Generations Festival. È a Mantova dal 29 ottobre al 5 novembre 2023 e propone un ampio programma e la possibilità di scoprire uno spazio completamente nuovo, inaugurato il 26 agosto, come il Parco Te, che con i suoi 70.000 mq permette di vivere il verde in centro città.
Il Festival offre a diverse fasce d’età la possibilità di vivere esperienze diverse. Così per i più piccoli è la ludoteca sensoriale e la Palestra di deconnessione che fa scoprire nuovi modi di vivere il tempo, alternativi al cellulare.
Sono iniziative perfettamente in sintonia con le quattro priorità che Unicef ha identificato per contrastare l’effetto pandemia. Sono l’educazione che favorisce la crescita e l’emergere di talenti; l’importanza di superare situazioni difficili e gestire le emozioni, come permette il teatro. E ancora, identificati da Unicef che infatti affianca Segni, l’attenzione al cambiamento climatico e l’importanza di non discriminare. Così il fenicottero, l’animale eletto a simbolo di Segni, è anche un simbolo di non discriminazione.
Il festival Segni – New Generations Festival, commenta Cristina Cazzola alla direzione artistica, lo si può vivere come una foresta dove convivono alberi più grandi e altri più piccoli che insieme crescono. Ed ecco dunque l’attenzione a un pubblico di differenti età, a cui il festival si propone come un luogo in cui si fanno esperienze. Sono come dei padiglioni che offrono momenti differenti. Si incontra l’Olanda con spettacoli di danza e di teatro. Sono uno per bambini dai tre anni come un safari alla scoperta degli animali, uno di danza dai quattro anni che parla di libertà, sicurezza e coraggio e un terzo, energetico, per i 12 anni e oltre.
Nel nuovo Parco Te il 1° novembre si può seguire l’esecuzione integrale di Plantasia. È un programma di musica elettronica giocosa composto negli anni ‘70 per «dare nutrimento alle piante». Il 29 ottobre invece è prevista una parata che attraversa il Parco Te accompagnata con sagome di fenicotteri all’insegna del color fucsia. E’ la coloratissima Danza degli animali fantastici. Un altro ancora, di cui dalla Basilicata dà anticipazioni Antonella Iallorenzi, coinvolge ugualmente Parco Te. Propone una performance con un percorso nella natura alla scoperta di quanto gli alberi sanno resistere e cooperare tra loro e con gli animali.
Bruno Frabetti parla di Abaco, uno spettacolo per bambini fino ai due anni, nato dopo la pandemia che, senza parole, racconta il desiderio di rincontrarsi.
Senza parole e di grande impatto visivo è Cartasìa. Al centro è un artista che si confronta con la materia, la Carta, grezza prima e raffinata, capace di prendere vita e acquistare la sua indipendenza.
Al fenicottero, animale simbolo – ispirato al disegno del “fenicottero Magro Magrino” realizzato dalla giovanissima artista Iris Lidia Accini – è associato il concorso creativo a premi. E’ rivolto alle scuole che partecipano in collaborazione con Parco del Mincio e alle famiglie che avranno l’opportunità di vincere un soggiorno e una crociera sull’Isola del Giglio grazie a Maregiglio.
Inoltre, altri spettacoli, caccia al tesoro, un tavolo di discussione sul tema della fiducia, l’attenzione allo sviluppare un pensiero critico. Sono tante iniziative in grado di suscitare grande entusiasmo e altrettanta aspettativa nel pubblico. Che, come ormai succede anche con altri festival a Mantova, è un pubblico non solo locale.