È un’epoca che prende vita con Sinatra The man and his music. Gianluca Guidi sul palco dell’EcoTeatro a Milano fa rivivere Frank Sinatra attraverso le canzoni e i racconti della sua vita, che presto tratteggiano un’epoca. Ed è un racconto animato da quel tocco di ironia che ben gli conosciamo. Ma subito una premessa, che vale una presentazione di Frank Sinatra e della sua voce irraggiungibile: «Non sentirete mai più cantare così. Nemmeno questa sera».
Accanto a lui i musicisti, con al pianoforte Stefano Sabatini, al contrabbasso Dario Rosciglione, alla batteria Marco Rovinelli, che spesso coinvolge. Come con le sue parole coinvolge il pubblico, a volte chiedendo risposte a completamento dei racconti, altre volte dialogando, ma anche ricordando a una signora, che aveva acceso il cellulare, che con quella luce appare come un personaggio horror. Occasione di risata ulteriore, ma anche di invito a spegnere definitivamente. Perché il racconto è di quelli che appassionano: spaziano dalla musica di quell’epoca, con canzoni che nascevano da musical e film di Broadway, al successo, che si misurava in file lunghe più isolati fino al botteghino del teatro in cui cantava.
Parla di Quincy Jones ed è l’occasione per intonare altre canzoni. Quando nomina George Peppard, che il pubblico subito associa a Audrey Hepburn, è il momento di Moon River ed è come rivedere le scene di Colazione da Tiffany, che la voce sa evocare.
Da ottimo attore si concede una citazione da Otello, che alla fine diventa ironia sull’ossessione del ventennio fascista di italianizzare tutte le parole e intervenire con pesanti e assurde censure. Ma è anche l’occasione per cantare in italiano Strangers in the Night come aveva fatto Johnny Dorelli. Lo so, dice, la mia voce assomiglia ancor più a quella di mio padre. E demolisce una leggenda metropolitana, che suo padre abbia stretto la mano a Sinatra: mai successo, anche se avrebbe potuto. Spiega il perché ed è un racconto che suscita nuovi sorrisi.
Tra racconti e risate, parole e canzoni, mentre l’ironia (anche autoironia) affiora piacevolmente più volte, lo spettacolo diverte e appassiona il pubblico. Non è nostalgia, ma consapevolezza – scoperta per i più giovani – di un grande passato musicale, che culmina sul palco dell’EcoTeatro con My Way. E’ anche certezza che, come fa Gianluca Guidi, sia possibile raccontare un mito della musica senza cercare di imitarlo e rendendolo più vicino al pubblico attraverso qualche racconto di una vita.
(Nella foto, una scena da Sinatra, The man and his music di e con Gianluca Guidi)
Sinatra, The man and his music
Di e con Gianluca Guidi
EcoTeatro Milano e Caliban Produzioni
A Milano, EcoTeatro, 29 e 30 marzo 2025