“Spettina la realtà” è l’invito che viene dal Teatro Carcano stagione 2024-2025, pensando a un teatro libero da conformismo e pregiudizi, che guarda la realtà con una visione femminile. Che significa rifiutare l’odio, accogliere la complessità e la diversità, puntando su rapporti basati su inclusione e intelligenza.
Arrivati al quarto anno di gestione, con Lella Costa e Serena Sinigaglia alla direzione artistica e Mariangela Pitturru alla progettualità, i risultati sono decisamente positivi in termini di numeri, con oltre 100.000 presenze nella stagione 2023-2024. A questo si aggiunge la soddisfazione del pubblico, che ha potuto scoprire nuovi spettacoli, sentirsi parte di una comunità, oltre che divertirsi ed emozionarsi. Così il cartellone del Teatro Carcano stagione 2024-2025 riporta in scena anche alcuni autori e attori che hanno entusiasmato il pubblico nella stagione precedente.
Insieme pone l’attenzione sulla creatività femminile, a cui dedica in particolare il mese di marzo con uno spettacolo che dà voce a Artemisia Gentileschi (11 marzo), ironizza su un pensiero reazionario con L’inferiorità mentale della donna con Veronica Pivetti (13-16 marzo) e su una frase che, come diceva Michela Murgia, «non vogliamo più sentirci dire» Stai zitta dal 27 al 30 marzo. Per culminare in una ballata che, dal 19 al 23 marzo, coinvolge oltre 100 personaggi femminili con Se non posso ballare non è la mia rivoluzione, che vede in scena Lella Costa e la regia di Serena Sinigaglia.
Spettinare la realtà è anche comporre un cartellone con proposte molto differenti, ma in grado di suscitare riflessioni e interrogativi. In apertura di stagione ci sono degli spettacoli tratti da famosi romanzi, occasione per riflettere su temi e mezzi espressivi differenti. In cartellone sono La coscienza di Zeno con Alessandro Haber dal 29 ottobre al 3 novembre e la regia di Paolo Valerio; Il caso Jekill (12-17 novembre) con Sergio Rubini anche regista e Daniele Russo, seguito da 1984 (20-24 novembre) con Violante Placido, Ninni Bruschetta e Woody Neri dal famoso romanzo di George Orwell. Per continuare a dicembre con la terza parte di El nost Milan, che questa volta affronta l’originale in dialetto milanese di Carlo Bertolazzi.
Nel periodo delle feste il Teatro Carcano stagione 2024-2025 si propone di travolgere gli spettatori, facendoli divertire con due spettacoli nuovi e differenti. Dal 12 dicembre al 6 gennaio propone un musical di successo, come Dirty Dancing in un nuovissimo allestimento, con la regia di Federico Bellone (qui maggiori informazioni). Tra musica e coreografie di rilievo, racconta anche la determinazione di una ragazzina, Baby, in anni che non lo prevedevano. Per l’ultimo dell’anno Lella Costa sarà in scena con uno spettacolo di stand Up, Late Show, che si annuncia scoppiettante, con fuochi d’artificio, molto in tema con la serata.
Con l’inizio del nuovo anno al pubblico è proposto un viaggio nei secoli del teatro. Dal 17 al 19 gennaio l’Otello di Shakespeare vede la direzione di Yuri Ferrini anche interprete, a cui segue dal 24 al 26 gennaio un testo del tutto nuovo. E’ L’empireo, ambientato nell’Inghilterra rurale del settecento, con Arianna Scommegna e altri 13 interpreti e la regia di Serena Sinigaglia. A marzo dal 5 al 9 è Lo zoo di vetro di Tennessee Williams con Mariangela D’Abbraccio e la regia di Pierluigi Pizzi, che cura anche scenografia e costumi. Dello stesso autore, dal 7 all’11 maggio, va in scena, nuova coproduzione con il Lac di Lugano, Improvvisamente l’estate scorsa con Laura Marinoni e la regia di Stefano Cordella.
Uno dei grandi successi della scorsa stagione era stato Tullio Solenghi trasformato nella maschera di Govi. Ora, dal 15 al 19 aprile, Solenghi secondo un progetto scenografico di David Livermore porta Pignasecca e Pignaverde riprendendo quella maschera del grande attore genovese.
Altri tre spettacoli parlano di bestialità secondo tre visioni differenti. L’assaggiatrice di Hitler con Silvia Gallerano e la regia di Sandro Mabellini è in scena dal 20 al 23 febbraio. E’ seguito dalla storia vera di Elena Di Porto, la «matta» del ghetto ebraico di Roma, che arrivata trafelata aveva avvertito dell’arrivo dei nazisti per deportare gli ebrei: Elena la matta con Paola Minaccioni è in scena dal 27 febbraio al 2 marzo. Infine l’interrogativo sulla bestialità dell’essere umano è legata a Il medico dei maiali con Luca Bizzarri e Francesco Montanari, che dall’8 al 13 aprile parla di insidiosi giochi di potere.
Rimangono da scoprire molti altri spettacoli che compongono il cartellone del Teatro Carcano stagione 2024-2025 e vedono in scena Andrea Pennacchi, Paolo Fresu, Elio Germano insieme a Teo Tehardo.
La programmazione non dimentica nemmeno le origini del Teatro Carcano, che nell’Ottocento ospitava le grandi opere liriche. Quest’anno la collaborazione con il Conservatorio è nel nome di Puccini, attraverso la produzione di Gianni Schicchi e Suor Angelica (10-12.10).
A completare il cartellone sono gli appuntamenti del lunedì, che tanto successo hanno avuto nella scorsa stagione; altri dedicati a un piccolo pubblico di bambini e di famiglie. Infine con la nuova stagione al Carcano trova casa la Accademia Ucraina di Balletto, a cui la direzione del Teatro Carcano ha affidato il Dipartimento di danza. Anche questi momenti di spettacolo torneranno la prossima stagione, spettinata al punto giusto per offrire una visione non convenzionale sul mondo attraverso il teatro. E con orari che il pubblico ha dimostrato di gradire: da martedì a venerdì alle 19.30, lunedì e sabato alle 20.30, la domenica alle 16.30.
(Nella foto, da sinistra Luisa Pistoia, Mariangela Pitturru, Lella Costa, Carlo Gavaudan, Serena Sinigaglia alla presentazione del cartellone del Teatro Carcano stagione 2024-2025)