Mirate all’angelo è il claim del Teatro Fontana stagione 2024-2025. L’esortazione dal sapore militare si unisce a quella di guardare più in alto, perché le parole possono avere più significati e tutto dipende da chi le pronuncia e chi le coglie. Così la stagione diventa un invito a guardare gli spettacoli programmati – 12 Produzioni, 26 ospitalità di cui una internazionale – riflettendo su quanto proposto, ma anche cercando considerazioni meno immediate o più collaterali.
Così ci sono spettacoli con una vena ironica, che inducono il pubblico a ridere, ma portano anche a riflessioni ben più profonde. È il caso di Art di Yasmina Reza (10-13 ottobre); Il fenomeno Laplante con uno strano Pellerossa nell’Italia degli anni 20 (17-20 ottobre); Come diventare ricchi e famosi da un momento all’altro, con cui Emanuele Aldrovandi autore del testo e regista parla di una madre disposta a tutto perché la figlia di sei anni diventi famosa (28 gennaio – 2 febbraio). Lo stesso autore dal 20 al 23 marzo porta Dieci modi per morire felici, che coinvolge in un grande gioco 10 spettatori scelti a caso tra il pubblico.
Ugualmente ironico appare il surreale Oleandra di Caterina Filograno (8-10 novembre). Quest‘ultimo è una nuova produzione Elsinor, come La signora delle camelie liberamente tratto dal romanzo di Dumas, che dal 14 al 24 novembre propone una visione per nulla tradizionale, lontana da quella proposta da Giuseppe Verdi con La Traviata. Drammaturgia e regia sono di Giovanni Ortoleva, che così torna con un suo spettacolo al Teatro Fontana. Ugualmente un ritorno è rappresentato dalla terza nuova produzione: dal 14 al 26 gennaio Michele Sinisi porta Tartufo da Molière, parlando di falsità, che annullano la verità.
Per la prima volta invece sul palcoscenico del Teatro Fontana sono Elvira Frosini e Daniele Timpano, che dal 9 all’11 maggio portano Ottantanove, successo della scorsa stagione.
Nel cartellone del Teatro Fontana stagione 2024-2025 troviamo dei grandi classici come Cleopatras di Testori con Arianna Scommegna e la regia, che è anche un omaggio, di Gigi Dall’Aglio (6-9.2). E come Tradimenti di Pinter con la regia di Michele Sinisi dal 10 al 22 giugno.
Altro testo che si può considerare classico, ma è assente dalle scene da molti anni è Il piacere dal romanzo di Gabriele D’Annunzio. In programma dal 13 al 15 aprile fa parte della serie di spettacoli che si rifanno a testi di autori classici, come Ape regina una giornata per Molly Bloom di Joyce (29-20.5) e L’eterno marito, il cui testo di Dostoevskij si interseca con la storia dei due attori Ciro Masella e Francesco Villano. Con la regia di Claudio Autelli è in scena il 5 e 6 giugno. (Qui la recensione dello spettacolo andato in scena in altra sala).
Un altro spettacolo è invece strettamente legato a una famosa scrittrice. Dodici stanze per Elsa Morante definito un docu-spettacolo con la regia di Michele Di Giacomo (18 e 19 marzo).
La programmazione include spettacoli che raccontano storie in modo non tradizionale. È il caso di Frankenstein con la regia e drammaturgia di Ivonne Capece, che utilizza anche la tecnologia per guardare con occhi diversi l’opera di Mary Shelley e parlare di maternità rifiutata (11-16 marzo). Oppure propone di ascoltare uno spettacolo: quattro audio-drammi brevi di Fellini sono in programma con Radio Amarcord il 17 aprile.
Il cartellone del Teatro Fontana stagione 2024-2025 riflette anche sul senso del teatro. Così a dicembre una serie di spettacoli portano in scena una nuova visione del Circo. A completare la stagione sono anche tanti altri spettacoli, studiati per offrire più riflessioni e considerazioni al pubblico. Tra questi Kassandra di Sergio Blanco, l’autore franco-uruguaiano, di cui il pubblico milanese ha già scoperto altre pièce.
Inoltre una serie di spettacoli di giovani compagnie.
(Nella foto una scena da Frankenstein. Lo spettacolo con regia e drammaturgia di Ivonne Capece è nel cartellone del Teatro Fontana stagione 2024-2025)